Le fiamme sono state domate, ma la rabbia non è spenta. E continua a crescere. L'incendio al deposito di carburanti di Calenzano, che ha causato la morte di cinque lavoratori e ferito gravemente molti altri, ha scosso la Toscana e riacceso il dibattito sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.

Nell'area metropolitana di Firenze è sciopero generale di quattro ore con una manifestazione a Calenzano alle ore 14:30, promossa da Cgil, Cisl, Uil. Ha aderito anche l'Ugl. Inoltre, sempre per oggi, 11 dicembre, Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil hanno annunciato uno sciopero in tutte le realtà Eni della Toscana dalle 14.30 alle 16.30. "Non possiamo continuare a piangere morti sul lavoro senza che nulla cambi", si legge nel comunicato diffuso dalle organizzazioni sindacali.In tutta la regione si moltiplicano poi le iniziative di protesta.

"Cinque persone sono uscite di casa per lavorare e non torneranno mai più", hanno ricordato i sindacati. "Ogni giorno in Toscana e in Italia si piangono morti o feriti sul lavoro: una situazione indegna di un Paese civile".

Anche la Cgil Toscana partecipa e invita a partecipare alla manifestazione, indetta in occasione dello sciopero generale provinciale di quattro ore (fine turno). “In piazza per ribadire che la sicurezza sul lavoro deve stare al centro, servono più investimenti, politiche, controlli. Ogni giorno in Toscana e in Italia piangiamo morti o feriti sul lavoro e questa situazione non è degna di un Paese civile”: così la Cgil regionale.