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Per la vertenza dei tirocinanti calabresi i prossimi giorni saranno determinanti. Andrà in discussione, infatti, l’emendamento presentato alla Camera al Milleproroghe che prevede una contrattualizzazione a 18 ore per 18 mesi con relativa copertura finanziaria annua di 40 milioni di euro per chiudere la stagione dei tirocini che si ripetono da anni e riconoscere una dignità lavorativa piena agli oltre 4mila lavoratori che quotidianamente contribuiscono al funzionamento della macchina amministrativa nei Comuni, nelle Asp, nelle Province, nelle scuole, ed in tantissimi enti pubblici e privati.
Nei giorni scorsi, proprio in prospettiva della discussione dell’emendamento, le segreterie regionali di Nidil Cgil, Felsa Cisl, Uil Temp e USB FdS, che da mesi tengono alta l’attenzione sulla vertenza, hanno scritto una lettera aperta a tutta la Deputazione calabrese, perché su una problematica che coinvolge 4mila calabresi e le loro famiglie si sia capaci di fare fronte comune. La proroga dei tirocini è appesa ogni volta a difficoltà normative, economiche e politiche, oltre che al mancato riconoscimento del ruolo dei tirocinanti che ormai sono perfettamente integrati nelle attività degli enti che li ospitano da diversi anni. Se venissero meno negli Enti 4mila unità di personale, oltre alle difficoltà di mantenere gli attuali livelli di servizi essenziali, vi sarebbero seri problemi di reddito per 4mila famiglie, con non indifferenti problematiche sociali e di ordine pubblico.
L’emendamento risulta essere stato accantonato
Dalle ultime notizie assunte da atti parlamentari, l’emendamento risulta essere stato accantonato, pare per problemi legati alle ristrette tempistiche di discussione, nonostante ciò la notizia ha investito oggi i lavoratori preoccupati per il loro futuro. Nidil Cgil, Felsa Cisl, Uil Temp e USB FdS rinnovano, quindi, il loro appello a tutte le forze politiche presenti in Parlamento tramite i rappresentanti calabresi, al Presidente Occhiuto, perché faccia valere il suo peso e all’Anci Calabria perché si attivino i canali istituzionali a sostegno dell’emendamento. Intanto, le quattro organizzazioni sindacali, in continuità con quanto già organizzato nei mesi precedenti, preannunciano lo stato di agitazione di tutti i tirocinanti in tutti gli enti, anche con momenti di astensione dalle attività, dal 12 al 15 febbraio proprio in concomitanza con la discussione del Disegno di Legge Milleproroghe al fine di mantenere accesi i riflettori sulla vertenza.
La stagione però potrebbe diventare ancora più calda: i lavoratori e i sindacati sono pronti a forme ancora più incisive di protesta se l’emendamento non dovesse passare, proteste che andrebbero inevitabilmente a innestarsi nel prossimo periodo elettorale, senza sconti per maggioranza o opposizioni.