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Sono 45 gli esuberi annunciati dalla Zaini, storica azienda milanese produttrice di cioccolato e ovetti. La società, nata nel 1913 e attualmente con quasi 200 dipendenti in organico nei siti di Milano e Senago, ha varato un piano di riorganizzazione dei reparti produttivi che prevede appunto il taglio di un terzo del personale (in produzione lavorano circa 130 dipendenti).
L’azienda ha giustificato la pesante ristrutturazione con il calo dei volumi e gli alti costi delle materie prime, in particolare del cacao. Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil hanno giudicato “inaccettabile la decisione di licenziare quasi un terzo della forza lavoro di produzione”. Per i sindacati “un tale ridimensionamento, senza un piano industriale sostenuto da investimenti, mette a rischio la sopravvivenza dell’azienda. Inoltre, nessuna certezza è stata data anche al settore impiegatizio”.
Il 4 ottobre i sindacati hanno organizzato le assemblee con i lavoratori, al termine delle quali le tre sigle di categoria hanno deciso di “dichiarare lo stato di agitazione e le iniziative sindacali per modificare l’impostazione aziendale”, a partire dal prossimo incontro che si terrà martedì 15 ottobre presso la sede di Unionfood.
Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil così concludono: “Le azioni di lotta sono finalizzate a costringere la società a un serio piano industriale che garantisca occupazione e ripresa, oltre che l’utilizzo di tutti gli ammortizzatori sociali a disposizione per ridurre l’impatto sociale”.