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Un ulteriore anno di utilizzo del contratto di solidarietà, fino al 3 settembre 2024. Questo l’accordo trovato giovedì 13 luglio per la Bosch Powertrain di Bari, tra sindacati, Rsu, società Tecnologie Diesel della multinazionale tedesca di automotive, ministero del Lavoro e Regione Puglia.
“L'accordo – spiegano Fiom Cgil, Fim Cisl, Uilm Uil e Uglm – permetterà la salvaguardia di tutta l'occupazione dentro il piano di transizione presentato un anno fa da Bosch e recepito il 22 luglio 2022, all'interno di un accordo sottoscritto con le organizzazioni sindacali presso il ministero delle Imprese”. Lo stabilimento di Bari, che storicamente produce pompe per motori diesel, è infatti “pienamente coinvolto dalla conversione dell'industria dell'automotive alle motorizzazioni elettriche”.
I sindacati hanno chiesto all'azienda “uno sforzo ulteriore per portare nello stabilimento pugliese nuove attività che possano consentire una diminuzione delle ore di solidarietà e la riduzione delle eccedenze entro il 2027, anno di scadenza del piano di transizione”. Tra le parti, infine, sono inoltre stati concordati incontri trimestrali di verifica della gestione del piano.