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Uno sciopero dei lavoratori della pista di Borgo Mezzanone. È quello proclamato per la giornata di oggi, martedì 24 gennaio, dalla Flai Cgil di Capitanata a seguito delle due morti causate dal monossido di carbonio verificatesi nel ghetto sorto nella borgata a 10 chilometri da Foggia. “L’unico modo per evitare il ripetersi di simili tragici eventi è chiudere una volta per sempre con queste baraccopoli e costruire condizioni dignitose di accoglienza e inclusione dei lavoratori stranieri”, affermano in modo congiunto le Cgil e Flai di Puglia e Foggia. “Alle famiglie delle vittime va il nostro cordoglio e la promessa di un impegno che troverà sempre più vigore per smantellare i ghetti”.
Cgil e Flai di Puglia e Foggia chiedono pertanto un incontro urgente alla Prefettura, “per fare il punto sui progetti di superamento degli insediamenti informali per i quali il Ministero del Lavoro, a valere sui fondi del Pnrr, ha stanziato oltre 110 milioni per la Puglia. Chiamando allo stesso tavolo l’amministrazione comunale di Manfredonia, comune nel quale rientra la borgata di Mezzanone, destinatario di circa 54 milioni e responsabile della stesura dei progetti relativi al superamento di quel ghetto. Le tante troppe vittime che determinano quelle condizioni al limite di vita reclamano che non un solo euro vada perso e che ogni sforzo sia indirizzato nella costruzione di percorsi di emersione dai ghetti e dallo sfruttamento del caporalato che a partire da quei luoghi costruisce il proprio potere di ricatto nei confronti di lavoratori e lavoratrici. Se non otterremo i risultati da tutti sperati investiremo direttamente le responsabilità di Governo e Ministero del Lavoro, se necessario anche chiamando tutti i lavoratori alla mobilitazione”.