Nel febbraio 2023 Cgil, Cisl e Uil bolognesi, insieme alle categorie di riferimento hanno firmato con l'Università di Bologna un protocollo d'intesa sulla gestione degli appalti. Un protocollo molto importante, perché agisce in un luogo di lavoro in cui, solo per il contratto Istruzione e ricerca, lavorano quasi 4000 persone, escludendo i docenti.

Il protocollo è stato stipulato prima dell'approvazione del nuovo Codice dei contratti pubblici e ha anticipato alcune delle innovazioni che il codice introduceva, come ad esempio, l'indicazione del contratto collettivo da applicare ai lavoratori dipendenti delle imprese appaltatrici. È stato poi vietato il subappalto, compatibilmente con le norme di legge, e si è previsto che il trattamento economico normativo dei lavoratori impiegati dai subappaltatori fosse parificato a quello degli appaltatori principali.

Nel testo, poi, si prevede l'applicazione dell'articolo 2112, quello relativo al trasferimento di un ramo di azienda, in tutte le ipotesi in cui c'è piena continuità nella gestione delle attività date in appalto.

“Unibo – commenta Gabriele Caforio, segretario generale della Flc Cgil Bologna – è una delle università storiche del nostro Paese. Arrivare a un accordo del genere lì può essere d'esempio e generare un modello da replicare, e migliorare laddove necessario. Il nostro è un esperimento, un laboratorio che fino a oggi ha dato dei buoni risultati”.