Nei giorni scorsi, il Tribunale di Bologna sezione Lavoro ha emesso una sentenza di primo grado di condanna dell’azienda Palletways Italia Spa: secondo il giudice Chiara Zompi l’azienda “è responsabile nella causazione del danno non patrimoniale sofferto dalla vittima”, e per questo viene condannata al pagamento di una somma economica in qualità di risarcimento del “danno non patrimoniale complessivamente sofferto dal lavoratore per effetto di tutte le condotte mobbizzanti tenute nei suoi confronti”, lavoratore assistito dall' avvocato Giuseppe Pancari del foro di Bologna.

Lo rende noto la Filt Cgil di Bologna, precisando che la vicenda risale al 2017, quando un lavoratore denunciò comportamenti di mobbing nei suoi confronti. Nel 2023, il Tribunale di Bologna ha condannato otto lavoratori della logistica a 10 mesi di reclusione per reato di mobbing e violenza privata nei confronti del collega di lavoro, nonché delegato Filt-Cgil: riconosciuti anche l’aggravante delle più persone riunite, il reato di lesioni consistite in ‘stress da mobbing’ e il riconoscimento di un risarcimento a favore del lavoratore costituitosi parte civile con l’avvocata Stella Pancari.

"E’ nostra intenzione – scrive il sindacato – tornare sulla vicenda oggi, all’indomani della nuova sentenza che condanna l’azienda, dal momento che, a seguito di un nostro comunicato stampa del 2023 che dava notizia della sentenza, Palletways replicò pubblicamente affermando che “nelle frasi attribuibili al sindacato Filt-Cgil, si accredita l’idea che l’azienda si sia totalmente disinteressata della situazione, pur essendone in ipotesi consapevole, sino a fare intendere in maniera non corrispondente al vero, che l’azienda sia stata in qualche modo corresponsabile di quanto accaduto” (Il Resto del Carlino di Bologna, 3 dicembre 2023)”.