Il giudice del Lavoro di Roma decide di dare torto alla Bnl dichiarando illegittima la cessione di ramo d’azienda in Ast, società parte del Gruppo Accenture. “Un segnale importante, a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori, e che dimostra come non sia possibile ledere diritti e norme”, è il commento della Fisac Cgil Bnl.

“Il castello di carta messo in piedi dalla Bnl – si legge in un comunicato del sindacato – è venuto giù con il vento della lotta. Una lotta intrapresa dalle tante lavoratrici e dai tanti lavoratori che non si sono piegati alle logiche di un’azienda interessata esclusivamente al suo profitto. Dopo le cause vinte dai lavorati ceduti in CapGemini, oggi arriva la sentenza che dichiara illegittima la cessione di ramo d’azienda in Ast: 82 lavoratrici e lavoratori che hanno deciso di seguirci lungo un percorso difficile senza mai scoraggiarsi, perché consapevoli dei loro diritti e della tutela che il sindacato, organizzando le persone, riesce a garantire”.

“È un segnale importantissimo - commenta la responsabile di coordinamento Fisac Cgil Bnl, Martina Braga - perché le lavoratrici e i lavoratori, a cui vanno i nostri più sinceri auguri e i nostri più sentiti complimenti, hanno dimostrato che quando ci si organizza e non ci si lascia scoraggiare dall’arroganza aziendale, i risultati arrivano. Come Fisac Cgil continueremo a batterci affinché l’azienda ricordi sempre, e da oggi ancor di più, che non c’è spazio per la lesione dei diritti e delle norme. Siamo pronti al dialogo e all’incontro, ma solo se questo si basa sul primo e più importante dei principi: la tutela e l’interesse delle lavoratrici e dei lavoratori”, conclude Braga.

“Una vittoria delle lavoratrici e dei lavoratori, una vittoria del sindacato - commenta la segretaria nazionale della Fisac Cgil, Chiara Canton -. Questi lavoratori sono, infatti, i primi, quelli che la Fisac Cgil ha riunito facendoli rappresentare in tribunale dagli avvocati che da ormai lunghi anni collaborano con la nostra organizzazione. Ne seguiranno altri, rappresentati dalle altre sigle che, unitariamente, hanno condiviso con noi questo percorso di lotta e di rivendicazione: a loro vanno i nostri migliori auguri, perché oggi siamo felici, ma lo saremo ancor di più quando tutti rientreranno sul loro posto di lavoro, quello lasciato ormai due anni fa in Bnl”, conclude.

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