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Nuovo incontro, mercoledì 18 luglio a Padova, sulla vicenda della BM service sas, l'azienda che gestiva in appalto servizi di magazzino per la tipografia Grafica Veneta, al centro di un'inchiesta per sfruttamento dei lavoratori. All'incontro erano presenti il vice prefetto e il vice questore, l’amministratore giudiziale e il consulente dell’amministratore giudiziale di BM service sas, Loris Scarpa segretario della Fiom Cgil, Dario Verdicchio della segreteria della Cgil di Padova e la rappresentanza di ADL Cobas.
Durante l’incontro è stato reso noto che 37 dipendenti, che si sommano ai 24 rappresentati oggi al tavolo, sono ancora in perfetta attività presso lo stabilimento di Lavis, in provincia di Trento, ma che la situazione dell’azienda è molto complessa sia dal punto di vista amministrativo che finanziario.
In ogni caso, rende noto la Fiom di Padova, "sono stati confermati i pagamenti per tutti i lavoratori per il mese di luglio che saranno a breve visibili sui loro conti correnti (visto che ad oggi non erano ancora stati rilevati) avendo questi lavoratori contratti in essere con BM services. Per il mese di agosto ci sono buone possibilità che i pagamenti siano anche in questo caso onorati".
Per i 24 lavoratori rappresentati da Adl Cobas e Fiom Cgil al tavolo di oggi "bisognerà stabilire se ci sono margini per un ritorno ad un’attività lavorativa diretta o in appalto o se sarà richiesta la cassa integrazione", precisa la Fiom. Durante la discussione è emersa la necessità, fatta propria dai sindacati, di convocare da parte della prefettura di Padova un tavolo allargato a cui prenderanno parte Fiom Cgil e Adl Cobas, l’amministratore giudiziale della BM services sas, gli avvocati della BM services sas e i rappresentanti di Grafica Veneta e di Barizza international, le due realtà principali per cui la BM services forniva lavoratori in appalto nel padovano. "Questo - spiega la Fiom - perché la domanda di cassa integrazione può essere richiesta solo dalla proprietà dell’azienda che in questo momento è agli arresti e che, ovviamente, non era presente al tavolo odierno. Il ruolo dell’amministratore giudiziario non copre questa azione, visto che può solo supervisionare le scelte che la proprietà compie".
"Purtroppo - prosegue la Fiom - un’altra ombra negativa attraversa questa già complicata vicenda: le organizzazioni sindacali denunciano con prove alla mano che ci sono 10 lavoratori che hanno lavorato in nero per BM services in Grafica Veneta. Le organizzazioni sindacali portando alla luce quest’altra parte di realtà, ancora all’oscuro anche delle forze dell’ordine, sono determinate ad aprire un procedimento legale per tutelare chi ha lavorato in nero per BM services anche dentro Grafica Veneta e per far luce soprattutto sul come e per conto di chi questo è potuto accadere".
“La situazione di questi lavoratori è parecchio complicata perché pare che nessuno voglia prenderli in carico, né Grafica Veneta né la BM services", ha dichiarato il segretario della Fiom di Padova Loris Scarpa alla fine dell’incontro. "Come sindacati - prosegue Scarpa - siamo impegnati a trovare una soluzione per queste persone perché crediamo ci sia un debito di dignità, in primis, nei loro confronti che gli va assolutamente riconosciuto. La strada è ancora lunga, ma leggiamo da parte delle istituzioni la volontà di andare fino in fondo a questa vicenda e, quindi, di farsi carico delle condizioni di questi lavoratori. In questa vicenda ci siamo trovati a scoprire come anche la cultura e la conoscenza siano diventati oggetto di profitto e causa di sfruttamento. Noi facciamo il nostro, non molleremo e metteremo insieme tutte le iniziative di lotta, sia sindacali che legali, perché queste cose nel nostro Paese non possono e non devono accadere e se accadono, com’è avvenuto in questo frangente, è nostro dovere farne capire tutta la gravità e la necessità di una condanna unanime e netta”.
Fiom Cgil e Adl Cobas convocheranno per i primi giorni della prossima settimana una conferenza stampa condivisa per illustrare il programma delle iniziative di lotta.