Dalle ore 16 di giovedì 13 dicembre i 22 lavoratori della Blutec di Tito (Potenza) non sono nelle condizioni di svolgere la loro attività perché all’impianto è stata tolta la corrente elettrica.
“Un episodio gravissimo – lo definisce la Fiom Cgil Basilicata –, segno delle gravi difficoltà dell’azienda che si ripercuotono sui lavoratori”. La direzione, fa sapere il sindacato, “continua a non fornire informazioni sulla reale situazione della tenuta dell’azienda, nonostante i continui e numerosi incontri nazionali, territoriali e aziendali. Ad oggi ancora non siamo a conoscenza di un piano industriale e non abbiamo alcuna certezza sui livelli occupazionali e di produzione”.
La Fiom quindi “non accetterà più promesse puntualmente disattese. Più volte l’azienda ha garantito l’entrata di una nuova produzione per il mantenimento dei livelli occupazionali di cui a oggi, però, non vi è traccia”.
“È il momento di dire basta – conclude la nota del sindacato –. La Blutec, anche in vista del prossimo incontro al Mise previsto per il 19 dicembre e al quale la Fiom Cgil parteciperà, smetta di prendersi gioco dei sindacati e dei lavoratori e dia risposte chiare e precise sul futuro dello stabilimento di Tito. Oggi i lavoratori sono a casa perché non sono state pagate le bollette della luce e domani?”.