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Prima ci si pensa meglio è, costruire piano piano una seconda pensione non solo è possibile ma è anche conveniente. Ed è sicuro, se ci si affida ai fondi gestiti dalla bilateralità contrattuale. Terziario e servizi hanno dato vita, attraverso gli enti bilaterali a Fondi pensioni, associazioni senza scopo di lucro nate grazie al Contratto collettivo nazionale di lavoro, che non fanno profitto, l’unico scopo è quello di garantire a iscritte e iscritti una copertura pensionistica aggiuntiva rispetto a quella del sistema previdenziale obbligatorio. Ed è proprio per questa ragione che tali fondi sono sicuri, non fanno ne speculazione ne finanza creativa.
Non solo, a rimpinguare il “tesoretto” oltre al Tfr, se il singolo lavoratore o lavoratrice deciderà di versare anche un contributo aggiuntivo, stessa cosa farà anche il datore di lavoro. Un esempio? Un lavoratore o una lavoratrice impiegata nel terziario con uno stipendio annuo di 20mila euro se aderisce a Fon.Te, il fondo del terziario, verserà lo 0,55% del suo reddito, circa 110 euro annui e la sua azienda verserà in suo favore 310 euro aggiuntivi (l’1,55%).
E così, alla fine della vita lavorativa si sarà costruita una pensione aggiuntiva, ma i vantaggi sono anche altri. La tassazione sui contributi versati non c’è e quella sulle prestazioni è vantaggiosa: il 12,5% per la parte investita in titoli di Stato, il 20% per gli altri rendimenti. Assai meno del 26% degli altri investimenti finanziari. Questo tipo di fondi, poi, ha costi di gestione molto inferiori rispetto a quelli privati e rispetto a qualsiasi altra forma di investimento. E ancora, è possibile dedurre dall’Irpef i contributi versati potranno essere dedotti fino a un massimo di 5.164,57 € annui.
E non è tutto, arriva il momento di compare casa? Si deve affrontare una spesa sanitaria non prevista? Si perde il posto di lavoro e per un po’ si rimane senza occupazione? Ebbene è possibile richiedere al fondo fino al 30% di quanto accumulato senza casuale.
Infine, quando finalmente arriva il momento di andare in pensione, si pagheranno tasse solo sulla parte del montante che non è stato tassato in precedenza e comunque la tassazione è “sostitutiva” cioè è una percentuale fissa: 15%. Ma se si rimane più di 16 anni in un Fondo Pensione questa percentuale diminuisce gradualmente fino ad arrivare al 9% dopo 35 anni.
Come aderire al Fondo Pensione legato al proprio contratto? È davvero semplice: basta andare sul sito web individuare il proprio Fondo scaricare il modulo di adesione, compilarlo e spedirlo al Fondo e il gioco è consegnarlo al proprio datore di lavoro che lo spedirà al Fondo, e il gioco sarà fatto.