Dopo un anno di inattività è ripresa la Biennale di Venezia, appuntamento che attira sempre migliaia di visitatori e di turisti da tutto il mondo. Per Leonardo Menegotto, segretario Nidil provinciale, si sta tornando pian piano alla normalità. Purtroppo però la normalità per molti lavoratori stagionali significa contratti a termini con poche tutele. "Nei padiglioni internazionali - denuncia Menegotto - i lavoratori non vengono assunti nemmeno con contratti a tempo determinato, ma se va bene gli vengono offerti tirocini o vengono pagati con ritenuta d'acconto". Ugo Agiolli, segretario della Cgil Venezia, si augura che la città lagunare torni ad essere la capitale della cultura: "Aspettando la ripresa ci aspettiamo un turismo di qualità, più attento alla città e al suo ecosistema e che possa coniugare ricchezza e lavoro stabile".
Biennale, com'è precaria Venezia
L'esposizione internazionale d'arte da settimane torna ad accogliere visitatori e turisti. Ma molti dei lavoratori della kermesse sono senza contratto, la pandemia ha indebolito ancora di più i loro diritti
14 giugno 2021 • 05:06