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Si sono tenuti questa settimana gli esecutivi unitari di Cgil, Cisl e Uil Basilicata. Obiettivo delle confederazioni, tracciare, insieme ai segretari generali di categoria, le sfide del sindacato lucano alla luce della presa d’atto della chiusura di questo governo regionale che, ad oggi secondo le organizzazioni di rappresentanza, al di là di aperture formali, non ha avviato alcun tavolo di confronto con le parti sociali sul piano del lavoro presentato, ormai, da due mesi.
"L’immobilismo più volte denunciato - si legge nella nota unitaria firmata dai segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Angelo Summa, Vincenzo Cavallo e Vincenzo Tortorelli - indice della debolezza politica e programmatica della giunta, si è materializzato con l’instabilità degli equilibri politici delle ultime settimane, ancora irrisolta, determinando di fatto l’assenza di un governo autorevole e nelle piene funzioni, fondamentale per risolvere le tante vertenze in essere nei diversi comparti produttivi e dei servizi pubblici che generano estremo disagio tra i lavoratori. Si pensi, ad esempio, alla drammatica situazione dei lavoratori impegnati nel settore della forestazione, per i quali Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil della Basilicata hanno proclamato uno sciopero per il prossimo 8 ottobre.
Bisogna uscire da questa stasi conferendo un profilo alto alla prossima giunta, adeguato alle grandi sfide che abbiamo dinnanzi e necessario in vista della fase di concertazione per l’attuazione delle scelte contenute nel Pnrr. La Basilicata non può permettersi il rischio di disperdere anche questa irripetibile opportunità, lo chiedono i lavoratori, lo chiedono i lucani.
Il vincolo dei tempi per realizzare i progetti previsti nelle mission non può essere un alibi per evitare un passaggio imprescindibile quale il confronto con le parti sociali: le scelte che si faranno determineranno il futuro della regione e l’impatto economico e sociale dei prossimi anni.
La Regione apra subito i tavoli di confronto con le parti sociali e individui le priorità per i prossimi mesi. Il sindacato lucano ha fornito alla giunta regionale, con il Patto per il lavoro, un’agenda dettagliata e un percorso chiaro per non sprecare nemmeno un euro del Pnrr in quelle che Cgi, Cisl e Uil hanno indicato come "aree di trasformazione" (dalle politiche industriali alle infrastrutture, alla mobilità, dalla svolta ecologica all'innovazione, dalle politiche del lavoro alla formazione e all’inclusione socio-sanitaria) in grado di generare nuova occupazione all'altezza della nuova situazione di divario. È quello che pretendiamo dal governo regionale, non ci sarà un'altra occasione come questa per la Basilicata.
L'idea forte è di generare un nuovo ciclo di pianificazione, partecipata da territori e sociale, per inanellare le diverse e cospicue leve finanziare del Pnrr e dei fondi europei, con interventi coerenti e cumulativi secondo i bisogni delle nuove generazioni coniugati alla valorizzazione dei beni comuni nel contesto globale.
Centrale è la questione della sicurezza nei luoghi di lavoro: le stragi di questi giorni hanno rimesso il tema al centro del confronto dei sindacati con il governo nazionale. Lo faccia anche la giunta regionale: si impegni subito per interventi immediati e necessari a partire dall’assunzione dei tecnici per la prevenzione dei rischi sui luoghi di lavoro.
La Regione non può continuare a navigare a vista eludendo le proprie responsabilità, diversamente, la risposta unitaria di Cgil, Cisl e Uil sarà la mobilitazione generale.
Già nei prossimi giorni si svolgeranno assemblee sui territori e nei luoghi di lavoro, mettendo in campo una forte iniziativa di mobilitazione per rispondere alle richieste dei lavoratori che rappresentiamo".