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"Nella proliferazione di delibere relative a nuove assunzioni di personale della Regione e dell’Arlab (Agenzia Regionale Lavoro Apprendimento Basilicata) si dimentica il dettato della legge regionale istitutiva dell’agenzia. La legge 9 del 2016 all’articolo 14 prevede espressamente che nelle procedure di assunzione sia valorizzata l’esperienza professionale maturata dal personale non di ruolo che ha operato presso le agenzie di formazione in house alle province di Potenza e Matera e a supporto dei Centri per l’impiego". Inizia con queste parole un comunicato unitario firmato dai segretari delle organizzazioni lucane Giuliana Pia Scarano, (Fp Cgil), Pino Bollettino (Cisl Fp) e Antonio Guglielmi (Uil Fpl).
"Pur avendo più volte espressamente evidenziato la perentorietà di tale norma - si legge nella nota - l’agenzia e la Regione Basilicata hanno ben pensato di ignorarla completamente. Nei bandi di concorso pubblicati oggi sul Bur non vi è, infatti, alcuna valorizzazione dell’attività prestata da questo personale ma solo l’attribuzione di 0,50 punti per ogni anno di esperienza lavorativa maturata a decorrere dall’1 gennaio 2015 e riferita ad attività svolte presso i Centri dell’impiego della Regione Basilicata, in forza di contratti di lavoro subordinato a tempo determinato o indeterminato. Come appare evidente non solo non si tiene in alcun conto l’esperienza maturata presso le agenzie di formazione ma si inserisce un tetto temporale che va nella direzione opposta, apertamente violando la norma regionale.
Appare utile ricordare che questo bando di concorso è il primo da quando l'Arlab è stata costituita, quindi dopo ben sei anni, e non si può far finta di non ricordare che i Centri per l'impiego prima di allora erano in capo alle Province di Potenza e Matera dove operava da anni personale con rapporti di collaborazione coordinata e continuativa il cui percorso lavorativo andrebbe valorizzato come previsto dall'articolo 20 del decreto legislativo 75 del 2017, anziché completamente cancellare e annientare percorsi lavorativi già tanto penalizzati e accidentati.
Allo stesso modo non si può tralasciare la situazione dei cosiddetti navigator, esclusi dal riconoscimento della professionalità acquisita presso i Centri per l’impiego, in quanto titolari di contratti di collaborazione con Anpal, peraltro di prossima scadenza.
Chiediamo pertanto la revoca immediata del bando e la sua rettifica introducendo il riconoscimento della competenza e dell’esperienza professionale acquisita presso le suddette agenzie e Province come espressamente previsto dalla norma. Lo si faccia in fretta in modo tale da bandire subito i nuovi avvisi conformi alle norme vigenti e non sprecare inutilmente altro prezioso tempo, vista la grave carenza di personale in cui versano i Centri per l’impiego".