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In sciopero, per quattro giorni, i 2.530 precari del bacino 'Emergenza Palermo – ex Pip'. Ieri hanno manifestato in via Cavour, davanti alla Prefettura. Oggi, dalle 9 alle 14, presidio in via Trinacria, all’assessorato alla Famiglia. Domani in piazza Indipendenza, alla presidenza della Regione e il 27 in via Notarbartolo, all’assessorato al Bilancio. Allo sciopero partecipano tutte le sigle: Fp Cgil, Fisascat Cisl, Uil Tucs, Cisal, Confintesa, Ugl, Usb, A Sud. I lavoratori, com'è noto, sono in attesa della definizione del percorso per la loro ricollocazione con un contratto. Da 21 anni svolgono la loro attività da precari, percependo un sussidio, nelle sedi di assessorati, scuole, ospedali, enti pubblici.
In seguito ai numerosi incontri svolti, anche con la presidenza della Regione e gli assessorati competenti, per condividere un percorso unitario, le sigle di categoria chiedono notizie sullo stato della documentazione che gli uffici del dipartimento regionale del lavoro devono predisporre e trasmettere al ministero dell'Economia e delle finanze per avviare le procedure per la ricollocazione del personale. Con la legge del 2021 anche i sindacati fanno parte del tavolo tecnico con la Regione e il Mef e per questo aspettano una convocazione.
“Oggi siamo in via Trinacria per sollecitare il dirigente dell'assessorato al Lavoro affinché invii al più presto la relazione al Mef, a Roma. Senza la documentazione che indica il percorso individuato per il personale, il Mef non può aprire il tavolo tecnico invitando le parti sociali – dichiarano il segretario Fp Cgil Palermo, Lillo Sanfratello, e la rappresentante del bacino, Maria Grazia Guttuso –. Purtroppo, assistiamo ancora a rinvii e rimpalli e a notizie non ufficiali. E la realtà è che oggi ci sono 2.530 famiglie in attesa anche dei sussidi, che arrivano sempre in ritardo. Da cinque mesi, non viene erogato il bonus Renzi. Sono stati stanziati 31 milioni per quest'anno per le stabilizzazioni e ci sono 330 lavoratori prossimi alla pensione che potrebbero essere accompagnati con percorsi d'incentivazione. Ieri abbiamo detto al prefetto, che si parla tanto di legalità, e invece da ventuno anni questi lavoratori vanno avanti senza un vero contratto e senza contributi pensionistici”.
Il 29 aprile, l'assessore regionale all'Economia aveva informato i sindacati che la documentazione richiesta era già stata fornita al Mef e che, nel breve termine, gli uffici avrebbero inviato la copia alle parti sociali. “Ma ancora, a tutt'oggi, la documentazione ai sindacati non è stata inoltrata. Pertanto, chiediamo agi uffici del dipartimento regionale dell'Economia di volerci inviare con la massima urgenza tutta la documentazione inoltrata agli uffici di Roma e richiesta nel corso delle varie interlocuzioni istituzionali intrattenute tra gli uffici regionali e il Mef. Non ultima, la relazione finale, con cui il dirigente generale del dipartimento regionale del Lavoro avrebbe dovuto dissipare ogni ragionevole dubbio agli uffici del Mef, sulla bontà delle procedure di stabilizzazione del personale”, scrivono in una nota i sindacati.