Avis Budget Group nei primi giorni di febbraio ha avviato, “in maniera arbitraria e assolutamente immotivata”, una procedura per il licenziamento di 113 dipendenti diretti in tutta Italia. Procedura tuttora in corso che le organizzazioni sindacali, con fermezza, hanno chiesto all’azienda di ritirare. Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti venerdì 21 febbraio hanno avuto il primo incontro con la direzione aziendale di Avis e Aniasa (l’Associazione nazionale industria dell’autonoleggio).
Giuseppe Falsaperla, delegato della Filt Cgil per l’Avis di Catania, era presente all’incontro e in questa intervista audio porta la sua testimonianza di un colloquio che, come scrivono le tre sigle sindacali in un comunicato, "ha visto l’azienda illustrare, in maniera asettica, quasi cinica, le motivazioni che l’hanno portata ad avviare la procedura”.
Dal canto loro i rappresentanti di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti , hanno contestato “punto su punto sia il merito della procedura, sia l’atteggiamento aziendale, soprattutto la manifesta ingratitudine rispetto alle lavoratrici e ai lavoratori che, negli anni, si sono sempre sacrificati per venire incontro all’azienda, lavorando sempre sotto organico e, soprattutto, con la spada di Damocle delle periodiche riorganizzazioni aziendali”.
Quanto viene contestato all’azienda è la “mancata attivazione del Comitato aziendale europeo, che costituisce un obbligo nell’ambito della Ue; l’aver assunto del personale a tempo indeterminato nel secondo semestre del 2024; l’aver utilizzato dei criteri palesemente soggettivi per individuare gli esuberi, circostanza che rappresenterebbe una violazione della legge; il numero di esuberi che sembrerebbe sproporzionato rispetto a quanto sta avvenendo negli altri Paesi europei; il pesante impatto che la procedura avrebbe sull’organizzazione del lavoro e, conseguentemente, sui livelli di servizio offerti alla clientela”.
Il prossimo incontro si terrà il 18 marzo, mentre non si ferma la mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori che insieme ai sindacati si riservano di intraprendere ulteriori azioni, alla luce delle criticità segnalate da diversi territori, soprattutto rispetto al comportamento di alcuni manager. I sindacati hanno infine scritto una lettera ai clienti di Avis per motivare la loro protesta e per scusarsi “anticipatamente per eventuali disservizi che potranno verificarsi all’atto del ritiro e della riconsegna dei mezzi noleggiati, soprattutto negli orari al di fuori di quelli di normale apertura dei diversi uffici”.