PHOTO
È morto mentre i soccorritori provavano inutilmente a salvarlo il 52enne tecnico manutentore che stamattina ha perso la vita nello stabilimento Stellantis di Pratola Serra, in provincia di Avellino, mentre stava lavorando nel reparto basamento motori. Domenico Fatigati, questo il nome della vittima, era originario di Acerra e lavorava per una ditta esterna con sede legale a Foggia. Sarebbe rimasto incastrato nel macchinario durante un intervento di manutenzione.
Sono stati i compagni di lavoro a lanciare l'allarme. Il lavoratore è morto durante i tentativi di liberarlo da parte dei sanitari del 118. Lo stabilimento irpino, con quasi 1.800 dipendenti, dopo un lungo periodo di cassa integrazione, attende il rilancio produttivo dopo l'annuncio da parte di Stellantis di voler produrre in Irpinia i motori per tutta la gamma dei veicoli commerciali leggeri del gruppo multinazionale.
Nel giorno di San Valentino, il 14 febbraio scorso, si era registrato un altro incidente mortale sul lavoro in provincia di Avellino: un magazziniere di 35 anni, Isidoro Di Lorenzo, aveva perso la vita in un deposito di prodotti farmaceutici di Monteforte Irpino candendo da un'altezza di tre metri.
Il cordoglio della Fiom
“È ora di dire una volta per tutte: basta morti sul lavoro. Dopo lo sciopero nazionale di ieri di 2 ore indetto da Fiom-Cgil e Uilm-Uil con manifestazioni e presidi in diverse città, oggi si fermano le lavoratrici e i lavoratori dello stabilimento Stellantis di Pratola Serra unitariamente per 8 ore, in solidarietà con la famiglia del lavoratore che ha tragicamente perso la vita”. Lo dichiara Samuele Lodi, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile settore mobilità.
E ancora: “La vita umana non può essere ostaggio del profitto. Il governo deve agire con atti concreti per contrastare le morti sul lavoro. Il sistema delle imprese deve smettere di invocare la fatalità e la disattenzione dei lavoratori coinvolti. Le imprese sono le prime responsabili di tutto questo. Gli investimenti in salute e sicurezza e nella formazione devono essere una priorità”.
Cgil Campania e Avellino: “Sul territorio è strage, tre morti in pochi giorni”
(Le parole del segretario della Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci. Video a cura di Mattia Carpinelli)
“A 24 ore dallo sciopero nazionale di edili e metalmeccanici di Cgil e Uil sul tema della sicurezza sul lavoro, si registra un nuovo incidente mortale, il terzo in Campania, che ha coinvolto un operaio di una ditta esterna nello stabilimento Stellantis di Pratola Serra, in provincia di Avellino, mentre era al lavoro nel reparto di basamento. Appena ieri, proprio davanti allo stabilimento irpino e nelle piazze di tutta la regione, abbiamo manifestato per dire basta morti sul lavoro e chiedere a Governo e imprese di assumersi le proprie responsabilità”.
“Bisogna garantire il diritto alla salute e alla sicurezza nei luoghi di lavoro e mettere in campo regole specifiche per il sistema degli appalti, ponendo un freno alla catena dei subappalti che, come avvenuto oggi, non garantiscono tutele, salario e sicurezza sul lavoro. Auspichiamo che l’incontro di lunedì prossimo tra Governo, imprese e sindacati possa portare a soluzioni concrete, prendendo in considerazione anche le proposte avanzate in questi mesi dalle organizzazioni sindacali. Alla famiglia del lavoratore e ai suoi colleghi va tutta la vicinanza e la solidarietà della nostra organizzazione”. Così, in una nota, le segreterie di Cgil Napoli e Campania, Cgil Avellino e Fiom Cgil Campania.