Alla manifestazione di ieri mattina, 13 marzo, in occasione dello sciopero del Porto di Napoli, erano presenti anche delegazioni di lavoratori dei porti di Genova e Savona, oltre a Livorno, Ravenna, Civitavecchia, Bari, Brindisi, Cagliari, Gioia Tauro, Salerno e Palermo. "La Filt Cgil - si legge in una nota della Filt Liguria - ha partecipato condividendo le ragioni della protesta, legata al tentativo di forzatura delle norme che regolano il lavoro nei Terminal, in assenza di impegni concreti da parte del Ministero dei trasporti a tutela del lavoro e della sicurezza".
"La vertenza contro l’autoproduzione, richiesta dalle compagnie di navigazione, aveva visto adesioni altissime nei porti liguri l’11 maggio 2018, e oggi come allora, riceve il supporto e la solidarietà anche da Etf, la federazione europea dei lavoratori dei trasporti, e dei maggiori porti europei", continua il sindacato dei trasporti.
"L’assenza di impegni tangibili a tutela delle regole che impediscono tale pratica, vista la radicalizzazione delle posizioni di alcune Autorità di Sistema Portuale, rischia di determinare un inasprimento del conflitto che, invece, andrebbe evitato attraverso risposte chiare, che ribadiscano la tenuta dei livelli occupazionali e di reddito", conclude la Filt Cgil Liguria.