PHOTO
È stata siglata nel tardo pomeriggio di ieri, 11 aprile, l’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro delle miniere. Il contratto ha validità triennale e decorre dal 1° aprile 2019 al 31 marzo 2022; e stato sottoscritto in applicazione dell’accordo interconfederale tra Cgil, Cisl, Uil e Confindustria del 9 marzo 2018 e richiama le prassi e le modalità proprie del settore. L’aumento contrattuale previsto sui minimi nel triennio sarà di 140 euro (5° livello), mentre il trattamento economico complessivo sarà di 164 euro.
Tre sono le tranche: da gennaio 2020 di 40 euro; da gennaio 2021 di 40 euro; infine, da gennaio 2022 di 60 euro. “Le somme definite per l’aumento dei minimi – precisa la Filctem Cgil – non saranno suscettibili di alcuna modifica economica relativa alla verifica dell’inflazione nel triennio. Gli ulteriori elementi economici che vanno a completare l’aumento salariale sono: quote destinate in aggiunta alla contrattazione di 2° livello, pari a 200 euro per ogni anno di vigenza contrattuale; l’indennità sottosuolo che viene aumentata di 2 euro lordi; l’indennità quadri (circa un terzo della manodopera) sale a 70 euro con un incremento di 13 euro”.
Per quanto riguarda la previdenza complementare, è stato definito un aumento della quota a carico delle aziende che è stata portata al 2%. Sulla componente normativa, è stato esteso il campo di applicazione contrattuale alle attività di bonifica e recupero dei siti minerari dismessi; inoltre, si è convenuto di ampliare la partecipazione del sindacato nelle scelte e nell’indirizzo dello sviluppo industriale delle imprese, così come previsto dall’accordo interconfederale del marzo 2018.
Sul delicato tema della sicurezza, sono state aumentate le agibilità per la formazione e l’attività degli Rlsa, raddoppiandone il monte ore a disposizione. Si è convenuta la definizione di strumenti finalizzati alla formazione professionale, alla ricomposizione e all’arricchimento delle mansioni dei lavoratori, si sono istituite tre commissioni paritetiche per affrontare le tematiche del mercato del lavoro in relazione all’evoluzione legislativa, al sistema classificatorio, e alla possibilità di far confluire il welfare aziendale, oggi analogo a quello del settore chimico, a quello del settore energia e petrolio.
“Questo contratto segna l’ennesimo traguardo raggiunto in questa importante stagione di rinnovi contrattuali, costruito nell’ambito dell’accordo interconfederale sul modello contrattuale riconfermando il nostro quadro di relazioni industriali e le prassi consolidate delle nostre categorie”. Così hanno dichiarato i segretari generali di Filctem Cgil, Femca Cisl eUiltec Uil, Marco Falcinelli, Nora Garofalo e Paolo Pirani a margine della trattativa di rinnovo. Come sempre, l’ipotesi di accordo verrà sottoposta alla valutazione dei lavoratori nelle assemblee.