"Avrà vita breve il contratto della vergogna firmato da Assocontact e Cisal per i call center in appalto. La protesta avviata in Toscana all’indomani del nostro annuncio sulle tappe della mobilitazione si è estesa subito a Puglia e Abruzzo. È solo l’inizio!” Così la Slc Cgil sui presidi della scorsa settimana di lavoratrici e lavoratori Network Contacts, Covisian e Tecnocall di Molfetta, Taranto, Lecce e L'Aquila.

DUMPING CONTRATTUALE 

La protesta è per quello che viene definito dumping contrattuale da Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil, riguardo ai lavoratori della Assocontact. Oltre 200, tra quadri e delegati sindacali, si sono riuniti in assemblea nei giorni scorsi Roma, in un attivo unitario molto partecipato, per fare il punto su quanto sta accadendo nel settore del contact center e dare vita alla mobilitazione.

LA FIRMA CON CISAL

L’associazione datoriale ha, infatti, sottoscritto un contratto collettivo per le aziende di Crm/Bpo con il sindacato Cisal, che ha destato preoccupazione nelle altre sigle sindacali e tra i lavoratori.

INDIETRO DI 15 ANNI

"Siamo di fronte all'abbattimento considerevole dei diritti, ritornando cosi indietro sul salario, e rispedendo il settore dei customer care a 15 anni fa nella giungla delle deregolementazione. – commenta Daniele Carchidi, Slc Cgil - Un atto grave, che Assocontact e Cisal stanno perpetrando a danno di oltre 5mila addetti."

CONTRAZIONE DEI DIRITTI

Tra le misure previste dal ccnl ci sarebbe, secondo i dettagli trapelati, la riduzione di oltre il 50% delle ore di permesso: dalle 104 previste dal contratto collettivo delle telecomunicazioni a sole 48 ore. Sempre a proposito di tutele, l’attuale integrazione economica al 100% dei primi tre giorni di malattia passerebbe gradualmente al 50%, per poi arrivare all’azzeramento totale.

IL CONTROLLO A DISTANZA

Il ccnl prevede, inoltre, lo smantellamento della clausola sociale, la riduzione della paga oraria per i lavoratori co.co.co e, da ultimo ma non meno grave, l’introduzione del controllo a distanza, per il monitoraggio real time delle performance, che verranno collegate al salario.

CARCHIDI, CGIL: “SEMBRA FANTASCIENZA”

"Non sarebbe credibile e diciamo anche immorale per i lavoratori accettare un rinnovo contrattuale in queste condizioni – commenta Carchidi - Alcuni di questi dettagli sembrano veramente irrealistici, sarebbero spunti interessanti per la realizzazione di film di fantascienza, e siamo convinti che saranno esclusivamente “voci” senza riscontri nella realtà”.

CGIL, SERVE UNA LEGGE SULLA RAPPRESENTANZA

L'assenza di regole in materia permette la nascita di nuovi ccnl che comprimono diritti e salari delle lavoratrici e dei lavoratori. La sottoscrizione di un nuovo contratto nazionale sottoscritto da organizzazioni sindacali e datoriali scarsamente rappresentative, riporta centrale il tema sulla certificazione e misurazione della rappresentanza. “Serve una legge che misuri e pesi il valore di chi sottoscrive accordi e contratti – conclude la Slc in una nota- La Cgil non solo non teme la misurazione, ma la rivendica”.

Leggi anche