“Il Tribunale del lavoro di Velletri dà ragione al sindacato: gli operatori ecologici del Comune di Artena, nella città metropolitana di Roma Capitale, hanno diritto a una retribuzione e a un inquadramento conformi al contratto collettivo nazionale di lavoro Nettezza Urbana Fise. Le aziende appaltatrici non possono lucrare sulle spalle delle lavoratrici e dei lavoratori”. Lo dichiara il segretario generale della Fp Roma Sud, Pomezia e Castelli, Giammario Innamorato.

“La D&D Ecologia, da quando è subentrata nell’appalto per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti del Comune di Artena, non applica per i suoi dipendenti il contratto nazionale Nettezza Urbana, ma quello Pulizia e Servizi Integrati. Una discrepanza contrattuale che colpisce direttamente e duramente il trattamento economico delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti. Nel gennaio del 2021come sindacato abbiamo chiesto un incontro con la società appaltatrice e con il Comune di Artena, ma in vista dell’esito infruttuoso del confronto abbiamo deciso di procedere per le vie legali”.

“Il Tribunale – conclude Innamorato – con questa sentenza ci dà ragione: ha condannato la D&D a corrispondere al lavoratore la differenza retributiva che gli spetta in virtù del suo inquadramento rispetto al contratto nazionale Nettezza Urbana e ha affermato, nelle motivazioni, che la società subentrante avrebbe dovuto garantire ai lavoratori e alle lavoratici lo stesso trattamento economico e normativo disciplinato dal contratto nazionale del precedente appaltatore. Una sentenza significativa che non solo ripara un torto retributivo, ma che segna un punto di giustizia importante: le aziende appaltatrici non possono e non devono lucrare a scapito dei loro dipendenti”