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Stato di agitazione, assemblee in tutti i cantieri a partire da mercoledì 11 gennaio e una giornata di mobilitazione per lunedì 30 gennaio, con presidio davanti alla presidenza della Regione Puglia. Queste le decisioni di Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil Puglia per i 745 lavoratori dell'Agenzia regionale per le attività irrigue e forestali (Arif), assunte nell'assemblea unitaria che si è tenuta lunedì 9 a Bari-
A motivare la protesta è stata l'approvazione da parte del Consiglio regionale della legge 30 che prevedrebbe, a partire dal 1° gennaio 2023, l'applicazione del ccnl delle Funzioni locali per i dipendenti dell'Agenzia, in luogo del ccnl Idraulico-forestale e Idraulico-agrario. “Una scelta della Regione Puglia - spiegano i segretari regionali Antonio Gagliardi (Flai), Paolo Frascella (Fai) e Pietro Buongiorno (Uila) - che penalizzerebbe i lavoratori dal punto di vista sia salariale sia contributivo”.
I tre dirigenti sindacali rilevano che “la decisione peraltro arriva dopo le intervenute novità normative del 2021, che hanno dissipato ogni dubbio sulla piena possibilità di applicazione del contratto di natura privatistica alle amministrazioni pubbliche, unica ragione paventata dall'amministrazione regionale come ratio legislativa per la modifica normativa”.
Gagliardi, Frascella e Buongiorno così concludono: “Andremo avanti sino a quando la Regione Puglia non rivedrà le proprie decisioni che stanno provocando preoccupazione tra i lavoratori, i quali vedono un futuro senza certezze e con meno garanzie”.