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“Oggi i principali quotidiani nazionali hanno titolato su un possibile piano di ArcelorMittal che, per far fronte alla crisi del mercato dell'acciaio, prevede circa 5 mila lavoratori in esubero in tutti gli stabilimenti del gruppo. Non è ammissibile leggere sui giornali le intenzioni dell’azienda di cancellare l'accordo del 6 settembre 2018 e quindi il piano industriale e ambientale concordato. La Fiom è pronta alla mobilitazione contro ogni ipotesi di licenziamento e di messa in liquidazione della siderurgia in Italia”. Lo dichiarano in una nota congiunta Francesca Re David, segretaria generale Fiom Cgil, e Gianni Venturi, segretario nazionale Fiom Cgil e responsabile siderurgia.
“È inaccettabile un confronto che di fatto esclude sindacati e lavoratori. Ribadiamo l’urgenza di una convocazione del tavolo al Mise alla presenza dei nuovi vertici di ArcelorMittal e del ministro dello Sviluppo economico per chiarire quale sia il futuro degli stabilimenti del gruppo in Italia e della produzione dell'acciaio”, conclude la nota.