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“Oggi avanzeremo delle proposte sul terreno della sicurezza degli impianti e sulla prevenzione degli incidenti. Ci aspettiamo risposte concrete anche perché senza risposte concrete" senza le quali "la situazione di Taranto diventa assolutamente insostenibile”. A dirlo è il segretario nazionale della Fiom Cgil, Gianni Venturi, entrando al Mise dove si sta per svolgere un incontro con il ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio e con i vertici di ArcelorMittal dopo la tragedia consumatasi la settimana scorsa nello stabilimento di Taranto, in cui è morto un operaio, e il successivo sciopero che ha sostanzialmente bloccato l’attività.
Se non ci saranno risposte concrete “è molto probabile che ripartano gli scioperi”, ha aggiunto l’esponente della Fiom spiegando che sullo sfondo del tavolo odierno ci sono diversi piani che si incrociano tra di loro: “Discuteremo anche di immunità penale, anche se è evidente che rispetto all'altro giorno crediamo non ci siano particolari punti di avanzamento; aspettiamo il nuovo tavolo nei prossimi giorni e speriamo e lavoriamo perché ci sia una soluzione per tutto”. Quanto alla cassa integrazione avviata dell’ex Ilva per 1.400 lavoratori “ci aspettiamo un passo indietro”, ha concluso.