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L’appalto scade oggi (martedì 31 dicembre) e non sono previste proroghe. E c’è di più: la notte del 24 dicembre, rivela la Filt Cgil, l’azienda ha svuotato i magazzini e portati via i furgoni. Per i 40 lavoratori dell’impresa bresciana Lgt Italia, che aveva in appalto all’interporto di Padova la logistica per Ricauto (specializzata nella distribuzione di ricambi auto e parte del gruppo francese Autodistribution, presente nel nostro Paese con la controllata Autidis Italia), si apre il dramma della disoccupazione.
“Proprio pochi giorni prima di Natale – spiega il segretario generale Filt Cgil Padova Massimo Cognolatto – i lavoratori sono venuti a conoscenza che con la fine dell’anno non avranno più un posto di lavoro, vista la decisione di Autodis Italia e Ricauto di procedere verso la cessazione dell’appalto al 31 dicembre e di non concedere neanche una proroga di pochi mesi per lasciare il tempo di valutare nuove prospettive per l’attività”.
Filt Cgil: “Unica motivazione è la ricerca del profitto”
Venerdì 27 dicembre i lavoratori Lgt Italia hanno svolto un presidio e distribuito volantini davanti alla sede di Ricauto per spiegare la difficile situazione che stanno vivendo sia ai loro colleghi che lavorano presso Ricauto sia ai numerosi clienti della stessa azienda. “Con sommo dispiacere – prosegue il dirigente sindacale – i lavoratori Lgt Italia il 28 dicembre hanno anche constatato di essere già stati sostituiti, ancor prima della scadenza del rapporto commerciale, dall’azienda Fnz Service”.
Massimo Cognolatto rileva che “negli ultimi giorni sono successe cose che ci lasciano poche speranze per una soluzione positiva della vertenza. Nella notte del 24 dicembre Lgt Italia ha provveduto a ‘far sparire’ i furgoni e a svuotare del tutto il magazzino presso l’interporto di Padova, un gesto che vale più di mille parole e indica chiaramente la volontà di Lgt Italia e dei committenti di lasciare a casa i lavoratori”.
Per l’azienda, aggiunge il segretario generale Filt, i lavoratori Lgt Italia “non sono più considerati un problema loro: tutto ciò alla faccia dei tanti proclami sbandierati durante i sette incontri, tenuti da ottobre in Regione presso l’Unità di crisi aziendali, in merito alla responsabilità sociale delle imprese coinvolte nella vertenza. Un atteggiamento che non è piaciuto neanche ai numerosi clienti di Ricauto, più di qualcuno ci ha manifestato la propria solidarietà”.
Ma c’è di più. “Ancora più indicativo – continua Cognolatto – è l’atteggiamento assunto nei confronti anche delle istituzioni, in particolare della Regione, cui va dato atto di aver svolto con correttezza il proprio ruolo di mediazione e di essersi dimostrata più che disponibile a fornire spazi di confronto tra le organizzazioni sindacali e Lgt, Autodis Italia e Ricauto al fine di trovare una soluzione che salvasse i posti di lavoro”.
Una disponibilità che è risultata del tutto inutile, considerata “la volontà delle imprese di non far seguire i fatti alle parole, con modalità poco chiare che si vengono a creare nel mondo della logistica e della distribuzione, dove i cambi d’appalto sono motivati dall’esclusiva ricerca del profitto da perseguire a tutti i costi e venendo meno alle proprie responsabilità sociali”.
La Filt Cgil ringrazia i lavoratori “per la splendida lezione di dignità che hanno dimostrato” e assicura che non verranno abbandonati, valutando “tutte le possibili azioni per tutelare i loro diritti, anche a fronte di comportamenti che giudichiamo apertamente antisindacali”.
Massimo Cognolatto così conclude: “Da domani i lavoratori dovranno arrabattarsi per portare il pane a tavola, mentre questa filiera committente continuerà invece a ridurre i costi per incrementare gli utili milionari che già porta a casa, a beneficio di ricchi azionisti e manager che potranno gratificarsi con un bel premio di fine anno”.