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Ancora una volta, in un appalto pubblico, siamo costretti a denunciare che sono le lavoratrici e i lavoratori a pagare il prezzo dei ribassi fatti dalle imprese e di gare che consentono alle stesse di eludere le imprescindibili garanzie per la tutela dell’occupazione e del reddito dei lavoratori interessati. Per queste ragioni il 18 marzo sarà sciopero nazionale. È quanto dichiarano le segreterie nazionali di Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltrasporti Uil.
Su ben tre lotti 1-4-5, che riguardano le sedi dell’Agenzia delle Entrate in Piemonte, Valle D’Aosta, Emilia Romagna, Liguria, Toscana e Umbria, in un appalto pubblico che interessa centinaia di lavoratrici e lavoratori le imprese Formula Servizi e Savet, aggiudicatarie dei lotti, hanno predisposto tagli di oltre il 30% degli orari di lavoro individuale, mentre le prestazioni ed i servizi nel loro complesso rimangono invariati o addirittura in alcune situazioni potrebbero crescere.
Tutto ciò è inaccettabile e oltremodo ingiustificabile – ribadiscono le segreterie nazionali - poiché non supportato da reali esigenze di contrazione dei servizi, come confermato dallo stesso committente Agenzia delle Entrate, presente nella riunione odierna con le aziende.
È una vergogna – concludono Filcams, Fisascat, Uiltrasporti - constatare una ulteriore riduzione di orario per lavoratrici e lavoratori che hanno già oggi contratti part time che in alcuni casi non superano le 15 ore settimanali e per questi motivi siamo costretti alla mobilitazione ed alla proclamazione dello sciopero nazionale nei tre lotti coinvolti.