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Scioperano oggi (18 maggio) i lavoratori impiegati nell'appalto di logistica dei cinque magazzini dell'Interporto di Bologna, nei quali vengono preparati e spediti i prodotti per conto di Yoox, multinazionale che vende on-line prodotti di abbigliamento e moda.
Dopo i ritardi nel pagamento degli stipendi dello scorso mese, i sindacati di categoria Filt Cgil, Fit Cisl e UilTrasporti hanno richiesto alcune settimane fa un confronto al commissario giudiziale nominato per la gestione temporanea di Geodis, la multinazionale francese che ha l’appalto di Yoox, per avere garanzie sul pagamento degli stipendi di maggio. Sono intercorse numerose interlocuzioni, poi nella giornata di ieri è stata comunicata l'intenzione di procedere al pagamento in surroga da parte di Geodis ai lavoratori in appalto. Ma nessuna garanzia formale è stata data a Nidil Cgil e Felsa Cisl, le categorie che rappresentano i 200 somministrati, che quindi rischiano di rimanere esclusi e di non ricevere lo stipendio.
“La responsabilità di questa situazione è da ricercare in un sistema di filiere lunghe e articolate a beneficio dell’azienda, col fondato rischio anche di attività illecite, come emerge dalle numerose inchieste in corso – scrivono in una nota i sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Nidil Cgil, Felsa Cisl -. Una di queste inchieste sta interessando proprio Geodis. Tutti i lavoratori uniti hanno quindi deciso di scioperare per dire basta a un sistema che si abbatte sui più deboli e danneggia il settore coinvolgendo anche imprese di grande importanza per il territorio”.
Il sistema degli appalti in questo caso parte da Yoox, passa per la multinazionale francese Geodis Logistic, sottoposta ad amministrazione giudiziaria perché indagata dal tribunale di Milano, la quale appalta a un consorzio che, a sua volta, subappalta alla cooperativa Mmp e alla società Lis Group, che impiegano oltre mille lavoratori tra dipendenti diretti e somministrati.
“Oltre alla vergogna del sistema degli appalti è inaccettabile che un’agenzia non abbia la capacità economica di pagare gli stipendi ai suoi 200 dipendenti nell’interporto – dichiara Davide Franceschin, segretario nazionale di Nidil Cgil -. Ci chiediamo come possa rimanere sul mercato. Ricordiamo che è responsabilità dell’agenzia per il lavoro pagare i lavoratori, a prescindere dal fatto che l’azienda utilizzatrice, sulla quale avrà poi tutto il diritto di rivalersi, paghi le fatture”.