PHOTO
Sono rimaste tre le aziende che continuano a non mostrare intenzione di rinunciare alla procedura di licenziamento collettivo attivata nei confronti delle lavoratrici e lavoratori Ex Lsu e Appalti Storici esclusi dal processo di internalizzazione dei servizi di pulizia nelle scuole. Lo afferma la Filcams Cgil, in una nota.
Nel corso dell'ultimo incontro convocato dal ministero del Lavoro, che si è svolto il 22 aprile, le imprese Dussmann Service, Rekeep e Coopservice non hanno fatto un passo indietro e hanno ulteriormente temporeggiato chiedendo al ministero informazioni, delle quali dovrebbero essere già in possesso, in merito alle procedure e all'entità economica dei contributi per la Naspi e per l'attivazione della cigs, rimandando ulteriormente le valutazioni e le decisioni a un successivo incontro.
"Un quadro al quale si è sottratta invece la società Auriga - prosegue il sindacato -, che ha accolto la richiesta avanzata da ministero, Regioni e organizzazioni sindacali rendendosi disponibile a ritirare la procedura di licenziamento collettivo e attivare la cigs per cessazione, a copertura dell'intero 2022, per i 47 dipendenti interessati, che andranno così ad aggiungersi agli 800 già in ammortizzatore sociale. È rimasta in sospeso la posizione della società Manitalidea, in amministrazione straordinaria, la cui cessione è ancora in corso".
Filcams, Fisascat e Uiltrasporti "hanno contestato le posizioni delle 3 imprese che denotano il mancato rispetto che le aziende continuano a mostrare per le condizioni in cui versano lavoratrici e lavoratori e le hanno diffidate dal perseverare in comportamenti e azioni che si riserveranno di monitorare e denunciare agli organi competenti. Negativo anche il giudizio dei rappresentanti delle Regioni presenti, che hanno sottolineato la scarsa considerazione mostrata dalle imprese verso l'impegno messo in campo dalle amministrazioni locali".
Dalle organizzazioni sindacali, dalle Regioni e dallo stesso ministero, che ha proposto di aggiornare il tavolo al 16 maggio, "è arrivata la stessa, forte, sollecitazione alle imprese: a valutare responsabilmente, senza altri pretestuosi rinvii, la proposta ministeriale di attivare la Cassa integrazione per cessazione fino alla fine dell'anno, per mettere in sicurezza tutte le lavoratrici e i lavoratori".