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"Tagli unilaterali agli orari delle lavoratrici e dei lavoratori dovuti alla pesante, continua e mai contrattata riduzione dei contratti di appalto da parte della committenza; quanto sta accadendo agli addetti alle pulizie degli uffici postali di tutta Italia è vergognoso e inaccettabile". Così in una nota Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti.
"Le aziende appaltatrici continuano a tagliare, in modo unilaterale, gli orari di lavoro, già esigui, delle lavoratrici e lavoratori, aggravando ulteriormente le loro pesanti condizioni economiche e di lavoro, imputando queste azioni alla conseguenza dei tagli effettuati dalla committente Poste Italiane ai servizi di Pulizia e Sanificazione degli ambienti. Nel frattempo, Poste Italiane Spa, interpellata ripetutamente dai sindacati, non si è ancora resa disponibile al confronto", continua la nota.
Dopo aver chiesto chiarimenti e un incontro urgente alle aziende appaltatrici e alla committente il 25 luglio, e poi l'8 agosto direttamente a Poste, senza ottenere alcuna risposta, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti "hanno dichiarato lo stato di agitazione di tutte le lavoratrici e i lavoratori impiegati negli appalti dei servizi di pulizia degli uffici postali Si tratta di un appalto frammentato - per decisione assunta dal committente - che negli anni ha visto i lavoratori subire diversi provvedimenti ingiusti quali: riduzione degli orari di lavoro di salario, aggravio dei carichi di lavoro e irregolarità nei pagamenti".
I sindacati "contestano e denunciano il comportamento di Poste Italiane Spa, che ha chiaramente palesato la propria indifferenza rispetto alle gravissime ricadute sociali, sulla qualità del servizio, e sulla necessità di assicurare la salubrità degli ambienti".
Filcams, Fisascat e Uiltrasporti "si oppongono e contrasteranno con forza le scelte delle aziende appaltatrici che, a seguito delle continue rimodulazioni unilaterali sui contratti di appalto da parte della committenza, impongono ai propri dipendenti una costante perdita di lavoro e salario".
"Per decisione di Poste e delle aziende appaltatrici, gli addetti alle pulizie sono condannati alla precarietà e alla povertà - affermano i sindacati - per queste ragioni le lavoratrici e i lavoratori, insieme a Filcams, Fisascat e Uiltrasporti, sono pronti alla mobilitazione".