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Venerdì 7 febbraio cinque operai edili sono saliti su una gru nel cantiere del Villaggio americano a Vicenza Est, come protesta per non aver ricevuto lo stipendio da tre mesi. Il cantiere ha continuato a essere operativo, con un evidente rischio per la sicurezza, fino a quando non sono intervenuti Spisal e Carabinieri.
I cinque lavoratori operano, insieme ad altri sette colleghi come loro senza stipendio, nella cooperativa Work Scarl che è in subappalto per Plen, a propria volta in subappalto a Icm, che è l’impresa capofila. Nel cantiere del Villaggio americano attualmente lavorano decine e decine di imprese tra appalti e subappalti.
“Questa situazione limite - spiega il segretario generale Fillea Vicenza Riccardo Martin - si è creata a causa dalla normativa sugli appalti che non permette il controllo sulla catena dei subappalti. Chi ci rimette di più è appunto l’ultimo anello della catena, in questo caso i lavoratori che non vengono pagati da mesi”
Prosegue Martin: “Icm, essendo l’azienda capofila, ha la responsabilità in solido e dovrebbe prendersi carico di saldare gli stipendi, come previsto dalla normativa. Abbiamo avuto un incontro con il prefetto che ci incontrerà nuovamente lunedì 10, impegnandosi, su nostra richiesta, a portare al tavolo anche Icm”.
Il segretario generale Fillea Veneto Francesco Andrisani rileva che “ancora una volta gli appalti selvaggi danneggiano chi deve lavorare per vivere: questi lavoratori, già in condizione di precarietà in quanto impiegati in una ditta in subappalto, sono stati privati del salario per tre mesi e quindi della loro stessa dignità. È l’ennesima dimostrazione di quanto sia urgente cambiare le leggi sul lavoro in Italia: per questo la Cgil ha promosso i quattro referendum sul lavoro, perché la stabilità, economica e lavorativa, e la sicurezza devono essere un bene comune per tutti”.