Il 2023 è agli sgoccioli, il 2024 bussa alla porta. Tempo di bilanci, tempo di buoni propositi. Anche per Fondimpresa. Collettiva ha chiesto alla Vicepresidente, Annamaria Trovò, cosa si aspetta il Fondo e cosa vuole realizzare nei prossimi 12 mesi. Occasione per parlarle è stato l’evento dal titolo “Dalla formazione finanziata un impulso alla competitività delle imprese e all'occupabilità dei lavoratori” che si è tenuto lo scorso 13 dicembre presso la splendida sede di Roma della Luiss Business School, Villa Blanc, in via Nomentana.
Un evento che rientra, come secondo di una serie di appuntamenti, nell’ambito del progetto di Ricerca curato da Fondimpresa insieme a Luiss Business School, Fondazione ADAPT, EU.R.E.S. Ricerche Economiche e Sociali e Fondazione Giuseppe Di Vittorio e durante il quale sono stati presentati i risultati della Ricerca, con un approfondimento in particolare su quanto emerso dall’analisi condotta sulle regioni del centro Italia.
Annamaria Trovò: “Per il 2024 ci siamo, siamo pronti”
“Il Fondo si troverà a operare in una condizione nuova e in una condizione, per certi versi, in continuità con il passato. Alcuni problemi restano e continuano a essere affrontati, altre sono condizioni assolutamente inedite”, ha detto Annamaria Trovò, Vicepresidente di Fondimpresa, a Collettiva.
"Il Fondo continuerà alla luce di una dotazione di risorse importanti disponibili per il 2024 a investire sull’innovazione e sulla trasformazione dell’impresa per renderla più solida, più competitiva, con lavoratori più competenti e quindi con rapporti di lavoro qualificati e per questo stabili”.
“Il Fondo continuerà a investire sulle grandi transizioni, e quindi sulla transizione digitale, la transizione ecologica, il Fondo continuerà a investire sulle competenze di base”.
“Abbiamo però anche iniziative inedite rispetto al passato – ci dice Annamaria Trovò –. Come quella di formare con un avviso molto importante i lavoratori in cassa integrazione. Parliamo di circa 60 milioni di euro stanziati nel 2023 e altrettanti che saranno stanziati nel 2024, perché la cassa integrazione non sia un parcheggio inutile ma sia un momento in cui ci si riqualifica e si rilanciano le condizioni occupazionali del lavoratore e si sostiene l’impresa nel rilancio”.
“Inoltre – continua la Vicepresidente di Fondimpresa – noi sappiamo che ci sono alcuni problemi importanti da affrontare. In primis la crisi demografica, la fuga dei cervelli, il gap occupazionale tra donne e uomini. Su tutte queste problematiche noi ci siamo, opereremo in modo da sostenere il mercato del lavoro perché i problemi con i quali noi possiamo interagire, la carenza di competenze, il mismatch, le difficoltà maggiori delle donne nei percorsi di ingresso e di crescita professionale, l’inserimento dei giovani in condizioni lavorative solide e forti vengano affrontati”.
"Abbiamo davanti un anno alquanto impegnativo. Le risorse ci sono, abbiamo bisogno di una grande attenzione e di una grande collaborazione delle imprese e dei lavoratori per essere utili come possiamo essere”.