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Le feste natalizie sono arrivate, ma non per tutti. Sono trascorsi ormai 7 anni dal Decreto “Salva Italia”, che eliminò ogni vincolo e regola in materia di orari commerciali. Esercizi commerciali senza limiti in termini di rispetto gli orari di apertura e chiusura, senza l’obbligo di chiusura domenica e festiva e senza l’obbligo della mezza giornata di chiusura infrasettimanale dell’esercizio. Sono queste le modifiche sostanziali apportate del governo Monti che hanno stravolto la gestione dell’orario per tantissimi lavoratori italiani. Eppure si continua ancora a discutere della necessità di una nuova legge sulle aperture dei locali commerciali. Ad oggi diverse proposte di legge sulla materia sono depositate in Commissione Attività Produttive.
Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, in questi anni, hanno più volte avanzato proposte di modifica alla liberalizzazione, coinvolgendo le istituzioni e promuovendo iniziative, mobilitazioni e campagne di comunicazione in occasione delle festività.
Anche in occasione delle feste natalizie di quest’anno, quindi, in diverse regioni italiane, i sindacati invitano i lavoratori del settore commercio privato e cooperativo, nonché gli addetti di tutte le attività commerciali svolte all’interno dei centri commerci, ad astenersi dal lavoro festivo nelle giornate del 25 e 26 dicembre, e del 1° e 6 gennaio.
La Cgil Emilia Romagna ricorda anche la proposta sindacale: “12 festività civili e religiose con obbligo di chiusura per tutte le attività commerciali, 12 domeniche massime l'anno di deroga alla chiusura, da concordare tra Enti locali e Parti Sociali”.
Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil dell’Umbria rilanciano invece la campagna, ricordando che “il lavoro festivo non è obbligatorio, ma facoltativo. Lo ribadisce l’articolo 142 del contratto collettivo nazionale di lavoro del commercio, contratto che garantisce ai lavoratori il diritto a godere delle festività, contratto che le aziende devono rispettare”. I sindcati invitano quindi i lavoratori
Anche le organizzazioni sindacali del commercio di Roma e Lazio hanno invitato tutte le lavoratrici e i lavoratori a scioperare o non dare la propria disponibilità ad effettuare prestazioni straordinarie festive per le giornate del 25 e 26 dicembre e 1 e 6 gennaio.In Toscana, Filcams, Fisascat e Uiltucs hanno proclamato l’astensione e sciopero dal lavoro. “È un fatto di civiltà”, affermano in una nota le segreterie della Filcams, Fisascat e Uiltucs di Palermo . “La nostra protesta contro le aperture domenicali e festive continua e forse ha già sensibilizzato le aziende perché notiamo che, rispetto allo scorso anno, si registrano più giorni di chiusura. Vogliamo che la normativa venga emanata quanto prima prevedendo la chiusura totale nei festivi e una limitazione delle aperture domenicali”.
Protestano pure i lavoratori del centro commerciale Globo di Busnago che ha deciso di rimanere aperto il 26 dicembre. I 600 dipendenti hanno raccolto le firme per chiedere alla dirigenza di ripensarci ed hanno organizzato una protesta per domenica 23 dicembre, l’antivigilia di Natale.