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Anche la scuola domani parteciperà alla mobilitazione indetta da Cgil Cisl e Uil. Lo riferisce il sindacato di categoria. Ci saranno tre piazze che chiederanno: lavoro, coesione e giustizia sociale, per l'Italia di domani.
"Manifesteremo non solo per scongiurare la fine del blocco dei licenziamenti dal primo luglio prossimo, ma anche per chiedere investimenti sul lavoro, a partire da quello nella conoscenza - afferma la Flc Cgil -. Le lavoratrici e i lavoratori della scuola hanno portato avanti quest’ultimo anno scolastico con enorme sacrificio, è stato un anno complicatissimo, che ora ci pone davanti alla sfida di superare la scuola com’era prima della pandemia e di guardare avanti con un progetto complessivo per l’istruzione che superi i problemi che la crisi pandemica ha solo amplificato".
Il "Patto per la scuola al centro del Paese" firmato nelle scorse settimane "cercava di dare risposte ai problemi della scuola, prima di tutto il precariato, ma è stato smentito in larga parte dalle misure contenute nel decreto Sostegni bis. Quel decreto va cambiato e adeguato al Patto, per il bene della scuola che l’anno prossimo si appresta a dover affidare a supplenti oltre 113 mila cattedre".
"Modificare il decreto Sostegni bis dunque, attuare il Patto per la scuola, stabilizzare tutti i precari con almeno 36 mesi di servizio su tutti i posti disponibili e vacanti, rinnovare il contratto collettivo nazionale puntando a dei salari in linea con la media europea, rafforzare il nostro sistema d’istruzione, dell’università̀ e della ricerca: questi sono i temi che le lavoratrici e lavoratori della scuola porteranno domani in piazza, a Bari, Firenze e Torino".