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L'assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori metalmeccanici di Cineca, il consorzio interuniversitario che gestisce i centri di calcolo, ha dato mandato alle Fiom di Bologna e Napoli di attivare le procedure per la dichiarazione dello stato di agitazione e istituire un fondo di solidarietà a supporto dei colleghi coinvolti dalla Cigo Covid. Lo stato delle relazioni sindacali, con l'ultimo atto del mancato accordo sulla procedura di Cigo Covid che coinvolge solo 11 lavoratori, è sempre più deteriorato. Le motivazioni del mancato accordo riguardano le ragioni addotte dall’azienda per giustificare tale richiesta, legate a un mero risparmio sui costi a seguito di un dichiarato calo del fatturato del 10% che si scarica solo sui lavoratori, seguendo la logica dei tagli lineari. La decisione della Fiom segue quella della Filcams della scorsa settimana perché i dipendenti di Cineca (circa 900 in tutto) hanno un doppio inquadramento.
Secondo i sindacati dei metalmeccanici la scelta di Cineca è aggravata dall'indisponibilità a garantire la rotazione dei lavoratori al fine redistribuire il sacrificio economico che la Cigo comporta tra tutti i lavoratori in maniera solidale, che sommata ad una disponibilità solo sulla carta a garantire la parziale maturazione dei ratei di Par, Ferie e tredicesima mensilità in proporzione alle ore lavorate, in realtà impraticabile da attuare quando nella realtà le persone colpite dalla CIGO di fatto sono sempre le stesse
Secondo la Fiom, la posizione di Cineca è ancor più grave e strumentale in quanto tali azioni son state comunicate alle singole persone prima che si aprisse il confronto sindacale, con una modalità evidentemente discriminatoria nei confronti dei singoli per noi inaccettabile Nel corso del confronto l’azienda non ha fornito un quadro convincente sulle prospettive future, sullo stato delle commesse in essere ed in prospettiva, su quali investimenti attuare in questo particolare momento storico, adottando una modalità relazionale evasiva ed a tratti aggressiva.
“Quanto denunciamo – si legge in un comunicato della Fiom - è solo uno degli ultimi atti discutibili da parte della direzione Cineca che, quale soggetto privato ma avente una governance pubblica che fa capo al MIUR, ci aspetteremmo avesse una sensibilità nelle relazioni sindacali e verso i dipendenti ben diversa dall'attuale, che nei mesi precedenti ha anche negato la possibilità alle lavoratrici e ai lavoratori metalmeccanici di vedersi esteso l'accordo integrativo aziendale applicato ai colleghi del settore Commercio che sono la parte maggioritaria dei circa 900 dipendenti del Consorzio, con motivazione sempre legate ai costi aziendali, nonostante si operi negli stessi uffici e spesso interagendo sugli stessi progetti a prescindere dai diversi Contratti nazionali di lavoro applicati.
Per tutte queste motivazioni l'assemblea svoltasi in modalità telematica lo scorso 9 luglio ha dato pieno mandato alla Rsu Cineca settore metalmeccanico e alle Fiom di Bologna e Napoli di dichiarare l'apertura dello stato di agitazione e a istituire un fondo volontario di solidarietà, per il sostegno economico delle colleghe e colleghi posti in Cigo per la durata della stessa, le cui modalità operative saranno comunicate nei prossimi giorni dalla Rsu.