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"Un risultato importante". Questo il commento dei segretari confederali Cgil (Francesca Re David), Cisl (Angelo Colombini) e Uil (Tiziana Bocchi) all'inserimento nella legge di bilancio 2023 dell'articolo 293 (recante 'Disposizioni in favore dei lavoratori esposti all'amianto"): "Questo è un primo effetto di quel percorso che dovrà portare nei prossimi anni a una profonda riforma delle prestazioni del Fondo per le vittime dell'amianto".
I sindacati evidenziano che con questo emendamento, dal prossimo 1° gennaio, sarà elevato l'importo della prestazione aggiuntiva che l'Inail eroga ai soggetti che abbiano contratto patologia asbesto-correlata riconosciuta dall'Istituto (e in caso di premorte agli eredi), portandolo dal 15 al 17 per cento della rendita già in godimento. Inoltre, è incrementato da 10 mila a 15 mila euro l'importo della prestazione una tantum che l'Inail eroga ai malati di mesotelioma, che abbiano contratto la patologia per esposizione familiare ovvero ambientale all'amianto.
L'impegno dei sindacati
"Sono risultati importanti, frutto del lavoro e dell'impegno sia della maggioranza sia dell'opposizione, che hanno creduto in questa battaglia sociale e di civiltà", proseguono i dirigenti sindacali: "Un primo risultato, perché nell'attuale finanziaria rimangono ancora insufficienti le risposte date dal governo sul fronte ambientale, sanitario e previdenziale".
Re David, Colombini e Bocchi così concludono: "Ed è per questo che continueremo a chiedere di rendere disponibili risorse adeguate per la ricerca, le bonifiche, lo smaltimento, la prevenzione e la tutela delle lavoratrici e dei lavoratori esposti, attraverso obiettivi chiari d'investimenti per il futuro, chiedendo al contempo momenti di lavoro e confronto con il governo su questo tema".