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Sale la tensione attorno alla vertenza Amat (l'azienda del trasporto pubblico locale) di Palermo, i sindacati sono pronti a ogni forma di mobilitazione prevista per legge, fanno sapere. “Ci aspettavamo dalla riunione del Cda dell’azienda, un segnale rispetto alla determina sull’assunzione di nuovi autisti, già selezionati dal concorso. Ma nella tarda mattinata purtroppo abbiamo appreso che nulla è stato deciso a causa dell’assenza del socio unico il Comune di Palermo, che per la terza volta ha disertato l’assemblea dei soci che era stata fissata per l’approvazione del bilancio dell’Amat - spiegano da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal, Cobas trasporti e Orsa trasporti -. Tale condizione, l’approvazione del bilancio, sembra essere indispensabile affinché l’azienda possa integrare il personale alla guida dei bus, ormai ridotto ai minimi termini per il servizio alla città. Ogni giorno, infatti, circa novanta bus restano in deposito. A questo punto, abbiamo chiesto una immediata convocazione al presidente dell’Amat, che ha confermato di attendere ancora il prossimo incontro col socio unico, programmato per il prossimo 24 marzo”.
Franco Mineo (Filt), Salvatore Girgenti (Fit), Franco Trupia (Uil Trasporti), Fabio Danesvalle (Faisa Cisal), Carlo Cataldi (Cobas) e Giuseppe Taormina (Orsa) aggiungono “Purtroppo, tali giustificazioni non sono bastate a rasserenare i lavoratori sulle preoccupazioni relative alla loro sicurezza e soprattutto, sulla continuità aziendale per via del precario equilibrio economico-finanziario che si determinerebbe se, dal prossimo primo aprile, l’azienda fosse costretta a sopprimere ancora il 50% del servizio per mancanza autisti”. “Le aggressioni subite dal personale da parte dell’utenza delusa e innervosita dalla scarsità del servizio o dalle concause da esso derivante, non sono più sopportabili dal personale che chiede di essere messo in sicurezza aumentando le linee con numero di bus adeguato in relazione al traffico di passeggeri”.
I sindacati concludono: “Chiediamo si sblocchi, da subito, ogni atto propedeutico utile all’immediata assunzione degli autisti mancanti in organico. Non ci sono più margini di mediazione quando viene meno la sicurezza del personale e il futuro aziendale fortemente messo a rischio da tante scelte che hanno appesantito l’equilibrio economico-finanziario di Amat. I lavoratori e i sindacati, sono pronti a ogni forma di mobilitazione consentita dalle leggi per protestare e informare la cittadinanza delle oggettive responsabilità per la carenza del servizio erogato e per la deriva pericolosa che rischia l’azienda senza un intervento immediato della proprietà o di chiunque abbia titolo a intervenire”.