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Pietro Locatelli, coordinatore nazionale della Fiom Cgil di Alpitel, interviene sul caso raccontato il 2 marzo su Rassegna nell'articolo: “Il caso - Licenziato in tronco dopo 32 anni”, “sulla scorta dell’intesa realizzata presso il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali in data 2 marzo, prontamente trasmessa a tutte le strutture territoriali”. Di seguito la nota del dirigente della Fiom.
La procedura di licenziamento collettivo, originariamente aperta per 100 persone, si è conclusa con un accordo riguardante un numero massimo di 80 lavoratori; dei suddetti 80 lavoratori, 1 persona è ubicata nel sito di Aosta. Fondamentale, ai fini della sottoscrizione dell’intesa, la deroga ai criteri di legge di cui all’art. 5 della legge n. 223/91, ovvero: la non opposizione al licenziamento (volontari), oltre a coloro i quali nel periodo di ammortizzatori (contratto di solidarietà + Naspi) raggiungeranno i requisiti pensionistici (con esclusione dei cosiddetti “quota 100”) previa presentazione dell’Eco Cert. Pertanto, leggendo l’intesa, si apprende che non siamo in presenza di alcun licenziamento in tronco e che le risoluzioni dei rapporti di lavoro saranno individuate tra le persone volontarie e tra coloro che raggiungeranno il pensionamento (senza penalizzazione); tale percorso è favorito da un’incentivazione all’esodo realizzata a latere in sede sindacale.
Il secondo punto dell’accordo realizzato presso il ministero riguarda il contratto di solidarietà, una particolare causale della cassa integrazione straordinaria che permette di riassorbire gli esuberi, in questo caso 80, lungo un periodo che può arrivare sino a 36 mesi e su una platea quasi triplicata. La definizione dell’intesa con il contratto di solidarietà, come da mandato esplicito affidato dal coordinamento delle Rsu e delle strutture territoriali Fim Cisl e Fiom Cgil, si è concretizzata solo al 75° giorno, consentendoci di siglare un testo che prevede l’immissione in solidarietà di tutto il personale indiretto (219 persone a fronte degli 80 esuberi) per un periodo di 24 mesi, eventualmente prorogabile a 36, ovvero fino a 3 anni. La rotazione del personale, punto di acceso scontro con l’azienda fino all’ultimo, avverrà ogni 3 mesi (la richiesta di Alpitel era di 6 mesi), con anticipo dell’indennità Inps a carico dell’azienda.
Pertanto, pur ascrivendo tale intesa nella cosiddetta “contrattazione difensiva” – quindi senza suonare “le campane a festa” – rispetto all’apertura della procedura si è riusciti a ridurre gli esuberi inizialmente dichiarati dall’azienda; ad evitare i licenziamenti per il tramite del contratto di solidarietà, per un periodo iniziale di 24 mesi prorogabile a 36; ad allargare la platea a tutto il personale indiretto; a contenere la rotazione del personale sospeso a 3 mesi; ad ottenere l’anticipo dell’indennità Inps a carico di Alpitel; a definire, infine, incentivi all’esodo per il personale che volontariamente lascerà l’azienda, oppure che sarà accompagnato alla pensione per il tramite degli ammortizzatori sociali resi disponibili dall’intesa. Con un monitoraggio trimestrale a livello territoriale (Rsu e organizzazioni sindacali) ovvero a richiesta delle parti firmatarie dell’intesa. Per quanto concerne la situazione valdostana, ben consapevoli della figura professionale esposta in procedura, abbiamo condotto l’intero arco della trattativa in modo univoco e unitario, senza distinzioni di sigle sindacali e tenendo insieme le istanze di tutti i siti coinvolti, grandi o piccoli che fossero, con più o meno esuberi.
In Valle D’Aosta – come nel resto del Paese – Alpitel non opererà alcun licenziamento, se non volontario o per accompagnamento alla pensione come sopra specificato; la sospensione in contratto di solidarietà avverrà ogni 3 mesi, esattamente come le altre persone indirette che sono andate a comporre la platea dei 219 immessi in contratto di solidarietà.
Così facendo – questo il giudizio del coordinamento delle Rsu e organizzazioni sindacali costantemente coinvolto lungo tutti i 75 giorni del negoziato – abbiamo tutelato tutte le lavoratrici e i lavoratori alla stessa maniera, compresi i delegati della Fiom Cgil. Le assemblee convocate in questi giorni in tutti i siti coinvolti ci daranno un ulteriore riscontro del lavoro svolto.
Lo dichiara in una nota Pietro Locatelli, coordinatore nazionale della Fiom Cgil di Alpitel.