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Dell’ultimo morto sul lavoro in Italia si è saputo oggi intorno alle 12:00. Mentre la maggior parte del Paese si preparava al pranzo della domenica, le agenzie hanno battuto la notizia di un decesso atroce. All’alba di oggi, 21 gennaio, un operaio di 51 anni, Fabrizio Bignotti, è morto carbonizzato dopo che il suo mezzo ha preso fuoco mentre stava lavorando nell'area esterna della Feralpi di Lonato, in provincia di Brescia.
L’uomo viveva a Castiglione delle Stiviere ed era dipendente di una ditta di Mazzano addetta al trasporto dei mastelli di scoria. Secondo le prime ricostruzioni stava manovrando una pala meccanica quando, per cause ancora da accertare, avrebbe rovesciato del materiale incandescente sul mezzo che stava guidando, che ha così preso fuoco.
I Vigili del Fuoco, allertati poco dopo le 5, una volta sedate le fiamme hanno ritrovato il corpo carbonizzato dell’uomo. Feralpi, un’azienda siderurgica, ha diffuso un comunicato in cui ricapitola le poche informazioni per ora note sull’incidente e conferma la decisione di sospendere la produzione fino a domani, 22 gennaio, alle 6, in accordo con la Rappresentanza sindacale unitaria.
"La dinamica è davvero impressionante – ha detto a Collettiva Antonio Ghirardi, segretario generale della Fiom di Brescia –. Esprimiamo il nostro cordoglio e la nostra solidarietà alla famiglia della vittima e ci auguriamo che prima di parlare di errore umano, come troppo spesso accade, si attendano le conclusioni delle indagini degli organi competenti che sono gli unici che possono ricostruire al meglio quanto è accaduto”.