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“Necessario spostare la sede del confronto in sede ministeriale per prolungare la cigs”. A chiederlo unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo, a seguito del primo incontro dell’esame congiunto relativo alle procedure di licenziamento collettivo avviate, il 7 novembre scorso, da Alitalia e Alitalia City Liner, esprimendo "forte preoccupazione per le sorti dei 2100 lavoratori e lavoratrici, tuttora posti in Cigs fino al 31 dicembre 2024”.
“L’obiettivo - evidenziano le organizzazioni sindacali - è individuare, grazie anche alle garanzie che solo il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali può fornire, le soluzioni più opportune, al fine di tutelare e proteggere le tante risorse coinvolte, evitando, al contempo, di disperdere un patrimonio inestimabile di conoscenza ed esperienza lavorativa”.
"Abbiamo inoltre richiesto - spiegano infine Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo - un intervento attivo di Alitalia SAI in amministrazione straordinaria presso le società coinvolte come Ita Airways, Swissport e Atitech al fine di continuare la ricollocazione stabile dei dipendenti in cigs”.