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"Ci aspettiamo che le indiscrezioni sugli esuberi vengano smentite nell’audizione di domani dai rappresentanti del governo sulla situazione Alitalia”. A dirlo è il segretario nazionale della Filt Cgil Fabrizio Cuscito spiegando che "proprio la ministra dei Trasporti De Micheli aveva parlato di una dotazione iniziale di cento aerei, ci aspettiamo che si parta da questo dato”.
"La base – spiega il sindacalista – deve essere un piano industriale che porti la compagnia nella direzione della crescita e dello sviluppo così come contenuto nel decreto rilancio. Diciamo no all’ennesimo impatto sociale sui lavoratori, sono soluzioni fallimentari già viste nel 2008 e del 2014 e sbagliate in quanto si è ridotto il perimetro aziendale e il numero dei lavoratori senza produrre utili. Il problema non è il costo del lavoro fra i più bassi d'Europa e 4500 esuberi sono inaccettabili visto che si investono 3 miliardi”.
"Il governo – chiede Cuscito – ci convochi per parlare di un nuovo modello industriale, di nuova flotta, di nuovo network, di volo di lungo e medio raggio e di attività cargo, di manutenzioni ed handling. Il piano industriale, se vuole essere tale, deve essere elaborato sulle prospettive quinquennali del mercato in uscita dalla crisi Covid e non sui volumi attuali”.
“Da parte nostra – afferma infine il segretario nazionale della Filt – rimaniamo alle parole di tutti i ministri che si sono avvicendati alla vertenza Alitalia che avevano promesso che non ci sarebbero stati esuberi ma che tutto il personale sarebbe transitato nella newco. Soluzioni, in cui il sacrificio venga chiesto come nel passato sempre e solo ai lavoratori, sono inaccettabili e ci vedrebbero contrari”.