“Dal ministro Luigi Di Maio ci attendiamo atti concreti e non, ancora una volta, solo dichiarazioni di intenti”. A sostenerlo è il segretario generale della Filt Cgil, Stefano Malorgio, in vista della riunione, convocata al ministero dello Sviluppo economico su Alitalia, il 14 febbraio, aggiungendo che “anche alla luce delle indiscrezioni, riguardanti la decisione di Air France di sfilarsi da un possibile coinvolgimento nella nuova compagine azionaria, vogliamo sapere quale sarà la proprietà, quale il partner straniero e soprattutto come si intende salvaguardare tutti i posti di lavoro”.
“In occasione dell’ultimo incontro, avvenuto lo scorso dicembre – dice il sindacalista –, il ministro aveva affermato come l’operazione Alitalia potesse rappresentare un’opportunità per rilanciare la compagnia, non solo per salvarla. Invece, dalle notizie che apprendiamo, finora non smentite dal governo, il solo salvataggio sembra un obiettivo ancora lontano e le recenti azioni di politica internazionale rischiano di avere ripercussioni pesanti sulla vita dei lavoratori, anche di Alitalia”.
“Al ministro – prosegue il leader Filt – ribadiremo la nostra esigenza che l’azienda venga rilanciata per intero, senza lo spezzatino delle attività, e che vengano salvaguardati tutti i livelli occupazionali. Una condizione che, dalle notizie diffuse, sembra alquanto complicata da mettere in campo. Una seria e solida ristrutturazione di Alitalia può essere fatta solo attraverso un piano industriale di sviluppo delle attività, che preveda investimenti concreti”.