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Il rinnovo del contratto nazionale dell'industria alimentare è soprattutto in questa fase una buona notizia: "Potrà garantire il recupero della capacità di spesa, a partire dai ceti medi e medio-bassi”. Questo il commento della Cgil nazionale in merito al rinnovo 2019-2023 siglato la notte scorsa, tra Fai Cisl, Flai Cgil, Uila Uil e le associazioni Unionfood, Ancit e AssoBirra.
“Il rinnovo contrattuale, oltre a generare un’importante leva redistributiva - aggiunge la Confederazione - affronta temi importanti come: formazione, partecipazione, lavoro agile, salute e sicurezza, welfare”.
Per il sindacato guidato da Maurizio Landini “si conferma così l'importanza della contrattazione collettiva come strumento di tutela e di sostegno nella fase di trasformazione del lavoro”. “Per questo - prosegue - è importante che tutte le associazioni datoriali del comparto, anche quelle che non hanno voluto sottoscrivere il contratto questa notte, cambiassero idea e - conclude la Cgil - scommettessero sul rinnovo dei contratti nazionali, sul lavoro e su positive relazioni sindacali”.