“A quasi due mesi dall’istituzione del tavolo tecnico in assessorato Sanità sulla vertenza Aias, non si hanno ancora risposte da parte sull’analisi dei crediti e intanto i lavoratori vedono crescere i loro arretrati stipendiali. Si prende tempo ancora una volta”. Lo affermano in una nota i segretari regionali Roberta Gessa (Fp Cgil), Davide Paderi (Fnp Cisl) e Fulvia Murru (Uil Fpl). “La sensazione – sottolineano – è che non ci sia nessuna novità, se non ciò che abbiamo sempre saputo. Staremo a vedere. Tra i lavoratori la situazione è di forte tensione perché il tempo passa senza nessuna soluzione e le retribuzioni arretrate aumentano, e tanti sono anche i lavoratori licenziati che ancora aspettano risposte”.
“Risorse pubbliche ingenti – prosegue la nota – vengono destinate alla gestione dei servizi affidati all’Aias per conto della Regione Sardegna e non si giustifica in alcun modo la situazione in cui versano i lavoratori. La giunta Solinas ha cancellato la possibilità di una nuova fase gestionale con Sas Domos e ora deve farci capire quale sia il suo progetto alternativo concreto. Va bene che si lavori, in parallelo, con la Commissione d’inchiesta istituita in Consiglio regionale, ma i lavoratori non possono aspettare i tempi della politica; hanno bisogno degli stipendi subito per poter vivere. Ci appelliamo a tutti i consiglieri regionali, ai deputati e ai senatori sardi per cercare una soluzione definitiva al dramma che vivono ormai da troppi anni i lavoratori Aias”, concludono i tre sindacalisti.