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Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil hanno rigettato, al tavolo sindacale che si è tenuto oggi (giovedì 2 febbraio), il piano esuberi presentato dall'agenzia di stampa Dire. “Abbiamo evidenziato – spiegano – e sottoposto all'attenzione del nuovo editore Stefano Valore alcune criticità del piano, facendo presente che si possono ottenere risparmi senza portare i dipendenti a zero ore, nell'idea più generale che in questo momento nessuno deve essere lasciato indietro”.
I sindacati hanno “proposto pertanto di continuare a percorrere la strada della solidarietà. Non accetteremo mai l'anticamera del licenziamento per i grafici che con molta probabilità verranno sostituiti da giornalisti articoli 2, elemento già ribadito più volte durante la trattativa”.
Tuttavia nel corso della discussione, continuano Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil, l'azienda “ha mostrato la necessità di dover procedere con cassa integrazione e licenziamenti, ma con una maggiore apertura all'elaborazione di un nuovo piano. Oltre alla richiesta della cancellazione della parola esubero, pensiamo che debba essere prevista la formazione con aggiornamento professionale continuo per tutti i dipendenti”.
La nota così conclude: “Richiediamo un nuovo piano editoriale che faccia recuperare i contratti persi e riequilibrare il valore della produzione. Una seria proposta di rilancio, supportata da una corretta e veritiera documentazione economica”.