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"È ora di fare chiarezza nelle scelte di Agenas in relazione al personale. Il dramma dei 70 lavoratori precari, il cui contratto è scaduto il 31 dicembre, prosegue, e siamo al loro fianco per individuare una soluzione definitiva. Saremo di nuovo sotto al ministero della Salute lunedì 11 gennaio, alle 10.30, e andremo allo sciopero di tutto il personale Agenas il 22”. Così Giancarlo Cenciarelli, Roberto Chierchia e Sandro Bernardini, segretari generali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl Roma e Lazio.
“Ogni strada tentata, fino alla possibilità di emendamento al decreto Milleproroghe, si è interrotta: non c’è rispetto per chi ha garantito le attività dell’Agenzia in modo stabile e continuo, al di là delle forme contrattuali attraverso cui ha operato, di fatto senza distinzione rispetto al personale stabile dell’Agenzia", spiegano gli esponenti sindacali: "Il direttore generale Mantoan deve assumersi la responsabilità, di fronte ai lavoratori e al ministero, di motivare scelte che hanno del paradossale, sostituendo precari con precari, e su come intenda utilizzare le risorse per il potenziamento del personale a fronte dei maggiori compiti acquisiti in materia sanitaria e di coordinamento con le Regioni durante l’emergenza Covid".
È lo stesso dicastero che "necessita di una relazione tecnica sul fabbisogno dell’Agenzia, sul ruolo svolto da dieci anni e oltre da lavoratrici e lavoratori precari, e su tutto il personale di ogni categoria (B, C e D), che ha avuto un contratto a tempo determinato fino al 31 dicembre scorso. Abbiamo presentato un accesso agli atti in Agenas per conoscere la complessiva intenzione dell’Agenzia in merito al personale e alla creazione di altro precariato, e per far luce su tutte le consulenze e i rapporti di lavoro flessibile che l’Agenzia ha avviato lo scorso dicembre".
"Un paradosso, che crea confusione e spaccature tra i lavoratori, mentre la certezza è che, a oggi, i 70 contratti scaduti dei precari 'storici' non sono stati nemmeno prorogati per un breve tempo, utile alla definizione di un percorso di stabilizzazione, che avrebbe dato respiro e speranza a lavoratrici e lavoratori. In assenza di risposte, siamo pronti a denunciare alle autorità giudiziarie e alla magistratura contabile le inadempienze. Continueremo a lottare per restituire lavoro e dignità professionale a figure finora risultate strategiche per l’Agenzia, la cui esclusione dal servizio è immotivata, incomprensibile e ingiustificabile”, concludono i tre dirigenti sindacali..