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"Dopo l’infruttuoso e inconcludente incontro convocato martedì scorso dal ministero delle Infrastrutture e dei trasporti è arrivato il “colpo di tacco” del governo che, con una discutibile ordinanza di riduzione della durata dello sciopero del personale dei servizi aeroportuali da ventiquattro a quattro ore, ha azzerato, di fatto, l’esercizio del diritto di sciopero che è un diritto garantito dalla Costituzione": è quanto dichiarano in una nota i segretari generali di Filt Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo.
“Le lavoratrici e i lavoratori dell’handling e le loro famiglie – prosegue la nota – oltre a subire il danno del mancato rinnovo contrattuale, che attendono da oltre sei anni, ieri sera hanno subito anche la beffa dell’ordinanza governativa che gli impedisce di utilizzare lo sciopero per aiutare le parti datoriali ad avere un ravvedimento operoso. Il Governo anziché essere riconoscente nei confronti di chi, durante la pandemia e nelle fasi di ripartenza successive, ha rischiato la propria vita garantendo la continuità dei servizi all'assistenza aeroportuale, sollecitando le compagnie aeree a contribuire alla positiva risoluzione della vertenza, ha deciso di penalizzare quello che è l’anello debole della filiera aeroportuale e cioè le lavoratrici e i lavoratori” spiega ancora la nota.
“Nelle prossime ore – concludono i Segretari Generali delle quattro sigle sindacali – metteremo in atto tutte le azioni per tutelare le lavoratrici e i lavoratori aeroportuali”.