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I 40 esuberi restano, ma saranno volontari e incentivati. In più, i lavoratori avranno sei mesi di tempo, fino al 6 dicembre prossimo, per prendere una decisione così difficile. Questo l’accordo siglato giovedì 6 giugno tra i sindacati (Fiom Cgil e Fim Cisl) e la Ufi Filters di Marcaria (Mantova), azienda produttrice di sistemi di filtrazione e thermal management per automotive, aerospaziale e nautico.
All’inizio di maggio l’azienda aveva dichiarato il licenziamento di due terzi del personale: 40 esuberi (29 operai e 11 impiegati) su complessivi 60 dipendenti. A motivare tale scelta, secondo l’azienda, il calo della domanda in atto già da anni, aggravato dal conflitto russo-ucraino in corso, dal rialzo dei prezzi delle materie prime, dell’energia e dei trasporti.
“Una situazione – aveva spiegato l’azienda – che non consente di prevedere ipotesi sostenibili di ricollocazione interna delle competenze in eccesso”. Il gruppo Ufi ha 23 stabilimenti nel mondo, di cui cinque in Italia, per complessivi 4 mila dipendenti.
“L’accordo non è la conclusione, ma l’inizio di un percorso”, spiega il segretario generale Fiom Cgil Mantova Marco Massari: “Nei prossimi sei mesi monitoreremo la situazione. Se non saranno raggiunte le 40 adesioni, siamo fiduciosi nel fatto che Ufi Filters non procederà con azioni unilaterali”.