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"Sono state presentate le linee guida di un piano industriale che delineano un'ipotesi di percorso che traguarda i prossimi dieci anni, ancora molto lontane dal dettaglio degli investimenti, delle risorse e dei tempi necessari alla realizzazione del piano stesso". Questo il commento della segretaria generale Fiom Cgil Francesca Re David e il segretario nazionale Fiom Cgil e responsabile siderurgia Gianni Venturi, all'incontro su Acciaierie d'Italia che si è tenuto lunedì 13 dicembre, alla presenza dei ministri Giorgetti (Sviluppo economico) e Orlando (Lavoro), del presidente e dell'amministratore delegato del gruppo siderurgico..
"Si è molto insistito sulle condizioni esterne, a partire da quelle contenute nell'accordo tra governo e ArcelorMittal del dicembre 2020: la necessità del dissequestro degli impianti, la possibilità che da esso deriva la disponibilità al finanziamento corrente, alla variabilità del costo del gas, dell'elettricità, dai percorsi autorizzativi per quanto riguarda la nuova autorizzazione integrata ambientale", dichiarano gli esponenti sindacali.
"Lo scenario delineato a dieci anni - spiegano Re David e Venturi - prevederebbe il passaggio dal ciclo integrale all'idrogeno, con una transizione accompagnata dall'introduzione dei forni elettrici, fino alla completa sostituzione. In tale contesto dovrebbero essere redistribuiti e reimpiegati gli attuali livelli occupazionali che per quanto ci riguarda comprendono anche i lavoratori in amministrazione straordinaria. Si tratta, quindi, di scenari di lungo termine, largamente condizionati da elementi non disponibili alla contrattazione tra le parti, mentre continuiamo a registrare l'assenza di manutenzioni ordinarie e straordinarie e il sistematico ricorso alla cassa integrazione".
I due esponenti della Fiom Cgil così concludono: "È evidente che non ci può essere una separazione tra i due piani, quello della prospettiva dell'idrogeno e quello della la gestione della transizione. È quindi necessario e urgente un tavolo sindacale che affronti, stabilimento per stabilimento, la realtà delle cose oggi e le prospettive industriali, ambientali e occupazionali di tutto il gruppo".