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“La richiesta, comunicata oggi (giovedì 20 giugno) da Acciaierie d'Italia in amministrazione straordinaria di avvio della cassa integrazione per 5.200 lavoratori dell'ex Ilva vìola gli impegni presi per la ripartenza”. A dirlo è Loris Scarpa, coordinatore nazionale siderurgia Fiom Cgil: “Il raddoppio della cassa integrazione è ingiustificabile dal momento che dobbiamo affrontare le manutenzioni ordinarie e straordinarie, e non la fermata della produzione di acciaio”.
Il coordinatore Fiom così conclude: “La presidente del Consiglio e i ministri competenti si assumano le proprie responsabilità e convochino le organizzazioni sindacali e i commissari straordinari per un confronto che rimetta al centro un asset fondamentale per l'industria del Paese. Vogliamo discutere di lavoro e di un piano di ripartenza che garantisca prospettive per la produzione, l'occupazione, la salute e la sicurezza e l'ambiente”.