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“Dopo l'incontro del 27 settembre tra sindacati, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, con tre ministri della Repubblica, la situazione rimane ancora più confusa”. A dirlo è la Rsu di Acciaierie d’Italia di Genova: “Chi si aspettava un momento di chiarimento sui futuri assetti della società probabilmente è rimasto deluso”.
“A noi non interessa parteggiare per una parte o per l'altra della società, quello che registriamo è un totale immobilismo sul piano degli investimenti e della produzione”, prosegue il comunicato: “Questo genera un aumento dell'utilizzo della cassa integrazione che non è più sopportabile e genera, come segnalato ad Asl e prefettura, rischi elevati per la sicurezza. Ormai dal 2020 siamo in questa situazione, e che l'esito della riunione a Palazzo Chigi annunci che dopo quattro anni sarà verificato il dossier Acciaierie d’Italia ci pare grottesco”.
Infine, la mobilitazione. “Il tempo è scaduto: servono capitali, la società deve mettere mano al portafoglio subito per aggiustare le gru, le linee di produzione e acquistare materie prime a Genova”, conclude la nota: “Lunedì 2 ottobre, alle ore 7, appuntamento con tutti i lavoratori fuori dalla portineria per discutere in assemblea del nostro futuro”.